Crisi climatica, nove vittime e molti dispersi in Emilia-Romagna: 400 strade interrotte, 23 fiumi esondati. Resta l’allerta rossa – la diretta

Oltre 250 frane in 48 comuni: sono 900 i vigili del fuoco impegnati sul territorio. Bonaccini: “Al lavoro su moratorie fiscali”. Decine di famiglie ancora isolate a Ravenna e Cesena. Martedì alle 11 il Consiglio dei ministri sull'emergenza, Musumeci: "Chiederò altri venti milioni"

Aggiornato: 21:43

I fatti più importanti

  • 18:38

    Leo: “Sospesi i termini degli adempimenti fiscali”

    “Saranno sospesi i termini degli adempimenti tributari tanto per le persone fisiche che per le società. Con il ministro Calderoli valuteremo gli adempimenti a carico dei sostituti di imposta. Dovremo individuare tutti i Comuni interessati dagli eventi calamitosi”. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a proposito delle alluvioni in Emilia-Romagne e nelle Marche. 

  • 18:33

    Schlein convoca segreteria Pd sull’emergenza

    La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha convocato per domani mattina alle 8:30 una segreteria politica sull’emergenza climatica in corso in Emilia-Romagna e nelle Marche. Al centro dell’incontro l’analisi della situazione e le azioni di coordinamento che il Pd può mettere in campo a supporto dei territori colpiti. La riunione si svolgerà in modalità online.

  • 18:26

    Sindaco Faenza: “Emergenza non è terminata, permane massima allerta”

    “Attenzione, l’emergenza non è terminata. Continuamo a essere in massima allerta rossa: non dimentichiamolo”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Faenza Massimo Isola, spiegando che “dal punto di vista meteorologico nelle prossime 24 ore i fenomeni sono previsti in graduale diminuzione”, ma “potranno in ogni caso verificarsi precipitazioni sparse di lieve entità sia sui rilievi che in pianura. La piena attuale”, scrive “scenderà molto lentamente durante le prossime 12 ore. Non sono previste ulteriori e aggiuntive onde di piena ma i nostri argini soprattutto in territorio urbano sono fortemente lesionati. Permane perciò una situazione di grave e massima allerta ed estrema precauzione. Occorre perciò: continuare a rimanere nei piani alti delle abitazioni; per nessuna ragione, scendere in cantine e seminterrati; evitare di mettersi in strada se non strettamente necessario. Per chi è stato evacuato o costretto a lasciare la propria abitazione non è assolutamente possibile rientrare nelle proprie case. Farlo metterebbe a repentaglio la propria incolumità. Ripeto: i rischi per la popolazione continuano ad essere al massimo livello. Raccomando ancora massima attenzione e cautela”.

  • 18:23

    Vigili del fuoco, 900 impegnati tra Emilia-Romagna e Marche

    Sono impegnati in Emilia-Romagna 750 vigili del fuoco, quasi trecento nella sola provincia di Forlì-Cesena. Quattrocento le unità giunte come rinforzo dalle altre regioni: 250 sono soccorritori acquatici, 65 esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 15 sommozzatori. Dei 250 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dall’alluvione, 25 sono piccoli natanti, quattro anfibi, cinque elicotteri e 10 droni. Nelle Marche, dove la situazione è al momento in fase di miglioramento, tra le province di Fermo e Pesaro-Urbino sono al lavoro 150 vigili del fuoco con cinquanta mezzi. In mattinata c’è stata una ricognizione aerea con l’elicottero dei Vigili del fuoco da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo Dipartimento dei vigili del fuoco Laura Lega e del capo del Corpo nazionale Guido Parisi sulle aree alluvionate.

  • 18:16

    Prefetto Ravenna: “Duecento ancora da salvare, bisogna correre”

    “Il sindaco di Ravenna ha dovuto emettere un altro ordine di evacuazione per circa 14mila persone, che si aggiungono ai 6mila già evacuati nei giorni scorsi. Questo perché si teme la piena dei fiumi uniti, il Ronco e il Montone che potrebbero esondare”. Lo dice all’AdnKronos il prefetto della città, Castrese De Rosa. “Stiamo soccorrendo le persone, abbiamo fatto 200 soccorsi e ne dobbiamo fare ancora altrettanti. Bisogna correre. Stiamo lavorando per cercare di salvare tutte le persone. Al momento non ci risultano dispersi. Le zone maggiormente colpite sono Faenza e la Bassa Romagna”, aggiunge.

  • 18:14

    Sindaco Faenza: “Difficile descrivere tanta distruzione”

    “Alla luce del giorno e man mano che passano le ore appare sempre più evidente la dimensione del disastro che ha colpito la nostra città e tutta la Romagna. Difficile trovare le parole per descrivere tanta distruzione. Non è però il momento dello sconforto: le squadre di soccorso stanno continuando senza sosta a mettere in sicurezza le persone”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Faenza Massimo Isola, che poi aggiunge: “Anche domani, giovedì 18 maggio, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. Confermo che la rete idrica è integra e l’acqua assolutamente potabile. Per ogni necessità di ricovero, continuano ad essere attivi i tre centri di prima accoglienza allestiti al Palacattani, PalaBubani e alla palestra della scuola Don Milani. Al momento gli evacuati sono circa 550”.

  • 18:09

    Greenpeace: “Tragedie alimentate dal riscaldamento del pianeta”

    “Eventi estremi come quello in corso rischiano di diventare la normalità se non affrontiamo con urgenza le cause della crisi climatica. Non siamo di fronte a semplici episodi di maltempo, ma a vere e proprie tragedie alimentate dal riscaldamento del pianeta, che hanno dei chiari responsabili. Continuare a estrarre e bruciare gas e petrolio è un crimine che aggraverà sempre di più l’emergenza climatica, con la perdita di vite umane, la distruzione ambientale, e gravi impatti economici e sociali. Per questo dobbiamo subito mettere fine all’era dei combustibili fossili”. Lo dichiara in un comunicato Federico Spadini di Greenpeace Italia.

  • 17:35

    Rossi (Cnr-Irpi): “Disastro conseguenza del cambiamento climatico”

    “Esiste un collegamento tra quanto sta accadendo in queste ore in Emilia-Romagna e le conseguenze del cambiamento climatico”, avverte Mauro Rossi, ricercatore Cnr-Irpi (Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica). “L’aumento delle temperature intensifica gli episodi di siccità, inaridisce il suolo e ne modifica la permeabilità in diversi modi. Contemporaneamente, la stessa quantità di acqua, anziché cadere sul territorio in più giorni, scende in un minore arco di tempo, aumentando l’intensità delle precipitazioni. E se la pioggia cade con elevata intensità, come sta avvenendo in questi giorni, il deflusso si amplifica e l’acqua in eccesso defluisce nei versanti e verso i fiumi che rispondono esondando, scavando e modificando il loro alveo. In questo contesto, e in un terreno già saturo di acqua a causa delle precipitazioni intense delle passate settimane, anche le frane si innescano con facilità e in maniera diffusa sul territorio, a volte interagendo con i fiumi e alimentando il trasporto di detriti. Tutto questo è dovuto anche all’impatto del cambiamento climatico. Oggi, purtroppo, possiamo osservare come l’alternanza tra periodi siccitosi ed eventi di pioggia estrema favorisca l’occorrenza di fenomeni geo-idrologici sul nostro territorio”, spiega. 

  • 17:32

    Anche domani scuole chiuse in gran parte dei comuni

    Restano chiuse domani le scuole in gran parte dei comuni colpiti dalle alluvioni. A Bologna e in tutta la Città metropolitana rimarrà sospesa l’attività didattica in tutti gli istituti di ogni ordine e grado: domani verranno fatte le opportune verifiche per poi decidere in modo articolato le date delle riaperture. Porte chiuse anche a Cesena, a Faenza e in tutti gli altri Comuni dell’Unione Romagna-faentina – Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo -, a Ravenna (dove saranno chiusi anche i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili e i centri socio-occupazionali, i cimiteri e sospesi i mercati ambulanti) mentre a Forlì è stata disposta la chiusura delle scuole per tutta la settimana.

  • 17:17

    Acquaroli: “Un miliardo per mettere in sicurezza le Marche”

    “Abbiamo fatto una stima che per mettere in sicurezza tutte le nostre valli, torrenti, infrastrutture per la regione Marche non sarebbe bastato un miliardo. Sono risorse molto ingenti, ma bisogna partire da una nuova cultura che anche all’insegna di questi forti eventi che ci toccano ormai periodicamente, dobbiamo ridisegnare il territorio”. Lo ha detto il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, a Il diario del giorno del Tg4. “Ad esempio nella nostra regione stiamo elaborando una nuova legge urbanistica, perché negli anni abbiamo tolto molto spazio al territorio, abbiamo occupato molte aree dei territori indistintamente: ai travagli, crinali, colline e credo che anche questo possa avere un risvolto. Chiaro che la manutenzione ordinaria del territorio diventa fondamentale ed è necessari anche ridisegnare le infrastrutture, in modo tale da renderle fruibili anche nel caso di eventi estremi”, ha aggiunto Acquaroli.