Guerra in Ucraina, la diretta – Mosca: “Missione compiuta, Azovstal è sotto il nostro controllo. Si sono arresi gli ultimi 531 militari”

Difesa russa: "Il comandante di Azov evacuato con un blindato speciale". Kiev: "Centinaia di corpi gettati in una fossa comune a Mariupol". Il Nyt pubblica due nuovi video sulle esecuzioni a Bucha. Cnn: "Gli Usa aumenteranno da 60mila a 100mila la guarnigione di soldati in Europa"

Aggiornato: 09:24

I fatti più importanti

  • 10:31

    Mosca sull’adesione della Svezia alla Nato: “Perché non c’è stato un referendum?”

    Russia provoca la Svezia sollecitando la convocazione di un referendum popolare sull’adesione di Stoccolma alla Nato. “La Svezia non ha ancora aderito all’Alleanza, ma gli americani sono già pronti a dettare alle autorità svedesi cosa devono dire agli svedesi. E questa è solo una anticipazione di quello che accadrà”, ha affermato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, denunciando che il giorno dell’annuncio della decisione della Svezia di aderire alla Nato, il leader della minoranza repubblicana al Senato Usa, Mitch McConnell era a Stoccolma. “Più di 200 anni di neutralità, che hanno garantito al Paese sicurezza e prosperità, sono passati ora alla storia. Perché non c’è stato un referendum? Solo perché nessuno ha consultato l’opinione pubblica svedese su niente da tempo. Gli americani conducono le danze per gli svedesi”, ha quindi aggiunto.

  • 10:29

    La Chiesa greco-cattolica ucraina denuncia danni ambientali e 200 ecocidi

    La guerra in Ucraina sta portando non solo morte e distruzione ma anche pesanti danni ambientali che avranno ripercussioni per anni. Lo denuncia la Chiesa greco-cattolica ucraina. “Gli ambientalisti avvertono che le ferite inflitte dall’esercito russo alle foreste, alle steppe e ai bacini idrici dell’Ucraina rimarranno per decenni e l’eredità della guerra sarà minacciata anche dopo che i cannoni si saranno fermati”, si legge nel dossier nel quale si ricorda che, dall’inizio della guerra, le truppe russe hanno bombardato depositi di petrolio e grandi impianti industriali in tutta l’Ucraina. I metalli pesanti dei proiettili e in genere degli ordigni entrano nel suolo e nelle falde acquifere. Gli incendi nelle foreste e nelle steppe distruggono l’ambiente naturale e specie rare. “La guerra distrugge spietatamente tutta la natura: aria, acqua, terra, piante e animali soffrono”. Citando la ong Ekodia, la Chiesa greco-cattolica rileva nel dossier, rilanciato dal Sir, che “non si tratta solo di danni alla natura, ma anche alle persone. Questa guerra può causare molti morti in futuro a causa dell’inquinamento dell’acqua e del suolo“. Ekodia ha già registrato più di 200 ecocidi. Il maggior numero di questi crimini si è verificato a Kiev, Slobozhanshchyna, Donetsk e nell’Ucraina meridionale. Tuttavia, quasi tutte le regioni dell’Ucraina subiscono le azioni dell’esercito russo e il quadro completo del danno ambientale sarà disponibile solo dopo la guerra

  • 10:10

    Capo negoziatore ucraino: “Colloqui molto difficili e molto fragili per l’evacuazione dei militari all’interno di Azovastal”

    Mykhaylo Podolyak, capo negoziatore ucraino e assistente del presidente, ha dichiarato che sono in corso colloqui “molto difficili e molto fragili per l’evacuazione” dei militari ancora nascosti all’interno di Azovastal aggiungendo che gli ucraini dovrebbero astenersi dal commentare finché l’operazione non sarà conclusa. Lo riporta Bbc. Secondo nuove informazioni militari provenienti dal Regno Unito, ben 1.700 combattenti del vasto impianto industriale si sono arresi e sono stati portati nelle aree controllate dalla Russia. Ma ancora alcuni “irriducibili” sono dentro l’acciaieria di Mariupol. 

  • 10:06

    Putin presiederà il consiglio di sicurezza su sicurezza delle infrastrutture informatiche

    Vladimir Putin presiederà nelle prossime ore una riunione in video collegamento del Consiglio di sicurezza. In discussione vi sarà la questione del rafforzamento della stabilità e della sicurezza delle infrastrutture informatiche del Paese. Saranno adottate, anticipa la Tass, misure preventive contro nuove minacce nel settore. Sarà il Segretario del Consiglio di sicurezza, Nikolai Patrushev, a presentare un nuovo documento sull’obiettivo strategico. Parte della riunione sarà aperta, ma la presentazione di Patrushev, si precisa, avverrà a porte chiuse.

  • 10:04

    Il sindaco di Kherson: “Presto la città diventerà russa”

    Kherson, la città ucraina a nord della Crimea interamente occupata dalle forze russe, “presto diventerà parte” della federazione russa, secondo quanto ha dichiarato il sindaco della città, nominato dai russi, Volodymyr Saldo, citato dal sito ucraino Kyiv Independent. Dopo l’approvazione del bilancio regionale di Kherson in rubli, il governatore Saldo ha aggiunto: “Noi vediamo nella Federazione russa il nostro Paese“.

  • 09:50

    Lo Stato maggiore ucraino: “Intensificati attacchi russi sul Donetsk”

    Nella direzione di Donetsk, i russi hanno intensificato “le operazioni offensive e d’assalto per migliorare la situazione tattica” infliggendo “danni da fuoco da mortai, artiglieria, lanciagranate a propulsione a razzo e aerei tattici operativi, distruggendo le fortificazioni” delle unità ucraine lungo la linea di contatto. È quanto riporta il bollettino mattutino dello Stato maggiore ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. In direzione di Lyman, aggiunge lo Stato Maggiore, “il nemico effettua bombardamenti periodici di infrastrutture civili nelle aree degli insediamenti di Dibrova e Zakitne” mentre “il nemico ha preso d’assalto la direzione di Severodonetsk” ma, afferma Kiev, “non ha avuto successo, ha subito perdite ed è stato costretto a ritirarsi”. Quattordici attacchi russi “sono stati respinti nelle direzioni Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, otto carri armati, quattordici unità di veicoli corazzati da combattimento e sei unità di veicoli nemici sono stati distrutti”. Nella direzione di Kurakhiv, i russi hanno effettuato “massicci bombardamenti di artiglieria sulle infrastrutture civili, inclusi più lanciarazzi” e ha guidato l’offensiva nei distretti di Novomykhailivka e Oleksandrivka “ma non ha avuto successo”. Nelle direzioni di Zaporizhzhia, “il nemico ha colpito le infrastrutture e le famiglie pacifiche con razzi, artiglieria e colpi di mortaio”. Per Kiev, “c’è ancora un’alta probabilità di continuare i combattimenti per migliorare la situazione tattica e raggiungere il confine amministrativo della regione di Kherson”. 

  • 09:30

    Zelensky: “La fase finale della guerra la più difficile e la più sanguinosa”

    La fase finale della guerra sarà “la più difficile e la più sanguinosa”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso ad un gruppo di studenti universitari ucraini. Lo riporta il Kiev Independent.

  • 09:23

    Kiev: “Fino a 15.000 civili sono rimasti a Severodonetsk nel Lugansk”

    Fino a 15.000 civili sono rimasti a Severodonetsk, la città ucraina nella regione di Lugansk (est) presa di mira ieri dalle forze russe con pesanti bombardamenti che hanno provocato almeno 12 morti e oltre 40 feriti. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare-civile locale, Alexander Stryuk, sottolineando che circa il 70% degli edifici residenziali della città è stato danneggiato o distrutto. Lo riporta l’agenzia Unian. “Queste persone vivono nei rifugi antiaerei, negli scantinati degli edifici residenziali, dove è possibile nascondersi, dove è possibile trovare riparo dai bombardamenti dell’artiglieria”, ha affermato Stryuk riferendosi agli abitanti che non hanno ancora lasciato la città. Da parte sua, il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Gaidai, ha detto che i bombardamenti di ieri hanno provocato una vittima anche nel villaggio di Gorskaya. 

  • 09:02

    Kiev: “Le forze armate russo hanno perso 28.700 soldati in Ucraina”

    Le forze armate russe avrebbero perso 28.700 soldati in Ucraina da inizio conflitto. Lo sostengono nel loro bollettino le forze armate di Kiev. Inoltre sarebbero stati distrutti fra gli altri 1263 carri armati, 3090 mezzi corazzati, 596 sistemi di artiglieria, 204 aerei e 168 elicotteri. 

  • 09:01

    Attacco hacker contro l’Italia, colpiti siti istituzionali: anche ministero degli Esteri

    Ancora un attacco hacker contro l’Italia. Ad esser colpiti dalla serata di ieri e per buona parte della notte, molti portali istituzionali tra i quali quello del Ministero degli Esteri, dei beni culturali e del Csm. Immediato l’intervento della polizia postale che indaga su quanto avvenuto. Secondo quanto si apprende, l’attacco, messo a segno dal gruppo filo-russo Killnet, in modalità ddos, avrebbe riguardato qualche decina di siti e, dai primi rilievi, non sembrerebbe aver comportato furto di dati. Le azioni ddos, acronimo che sta per ‘Distributed Denial of Service’, traducibile in italiano come ‘Interruzione distribuita del servizio’, consistono nel tempestare di richieste un sito, fino a mandarlo in down.