Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Mariupol: “Uccisi 21mila civili”. Arrestato un deputato filo-russo. Putin: “Massacro di Bucha? Falso”

Il capo del Cremlino: "Impossibile isolare un Paese grande come la Russia". Zelensky: "Chi non ci aiuta con le armi è responsabile dei morti. Centinaia di migliaia di mine lasciate dai russi". Il vicesindaco di Mariupol conferma la denuncia del battaglione Azov sulle armi chimiche

Aggiornato: 23:01

I fatti più importanti

  • 23:01

    Biden: “Non possiamo dipendere da chi commette un genocidio dall’altra parte del mondo”

    Joe Biden sembra accusare di “genocidio” Vladimir Putin. Parlando in Iowa di inflazione ha detto: “Il vostro bilancio, la vostra capacità di fare il pieno dell’auto non può dipendere da un dittatore che dichiara guerra e commette un genocidio dall’altra parte del mondo”.

  • 21:27

    Telefonata Biden-Johnson

    Nel colloquio telefonico avuto oggi, Joe Biden e Boris Johnson hanno “discusso della necessità di accelerare l’assistenza all’Ucraina, aumentando il sostegno militare ed economico mentre le forze ucraine si preparano ad un altro attacco russo nell’est del Paese”. È quanto si legge in una nota di Downing Street che riferisce del colloquio. I due leader hanno poi “convenuto di continuare gli sforzi per aumentare la pressione economica su Putin e mettere fine in modo decisivo alla dipendenza occidentale dal gas e petrolio russi”.

  • 20:37

    Kiev arrestato deputato filo-russo

    I servizi di sicurezza di Kiev hanno catturato il deputato ucraino filo russo Viktor Medvedchuk, membro del partito filo-russo Opposition Platform For Life, che era stato accusato di tradimento ed era evaso dai domiciliari a febbraio. Lo ha annunciato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il Kiev Independent ha postato una fotografia di Medvedchuk con indosso l’uniforme militare delle forze armate ucraine. Il deputato, uno dei principali politici filo-russi dell’Ucraina, è sospettato di una serie di crimini contro la sicurezza nazionale. L’8 ottobre 2021 Medvedchuk era stato accusato di tradimento e favoreggiamento di un’organizzazione terroristica e quindi posto ai domiciliari.

  • 20:34

    Usa: “Forniti kit di protezione da gas chimici”

    “Abbiamo fornito all’Ucraina equipaggiamenti di protezione da armi chimiche”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price in un punto con la stampa senza fornire un elenco preciso di che cosa gli Stati Uniti abbiano inviato agli ucraini ma presumibilmente si tratta di maschere anti-gas, tute e altre attrezzature di questo tipo.

  • 20:33

    Stati Uniti: “Possibile uso di agenti chimici”

    Gli Stati Uniti sono in possesso di “informazioni credibili” sulla possibilità che la Russia faccia uso di “agenti chimici” nell’offensiva per conquistare Mariupol. Lo ha detto il segretario di Stato, Antony Blinken, precisando che “abbiamo condiviso queste informazioni con l’Ucraina”. “Siamo in contatto diretto con i nostri alleati per determinare che cosa succeda”, ha aggiunto sottolineando che questa possibilità “è veramente fonte di preoccupazione”. Blinken ha comunque detto di non poter confermare le accuse che la Russia abbia già fatto uso di armi chimiche nella città assediata.

  • 20:31

    Macron: “Putin ha deciso che non si fermerà”

    Vladimir Putin ha “deciso che non si fermerà” perché “ha bisogno di una vittoria militare”, anche se ha “preso atto che l’Ucraina non si sottometterà”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista al settimanale Le Point, secondo il quale Mariupol rappresenta per il presidente russo “forse un’ossessione perché è un simbolo dell’Ucraina che si oppone a lui”. “Credo molto poco alla nostra capacità collettiva di metterlo attorno a un tavolo di negoziati a breve termine”, ha aggiunto.

  • 19:46

    Sindaco Mariupol: “Distrutte case di 84mila cittadini”

    “A Mariupol sono state distrutte le case di 84mila cittadini, sono circa due milioni metri quadri: servono 2,3 miliardi di dollari per ricostruire questi alloggi e creare almeno condizioni di vita basilari”. Lo ha detto in una intervista ad un sito ucraino on line il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko in cui traccia un bilancio della distruzione in città dopo un mese di assedio russo. “Secondo le stime preliminari, il fabbisogno generale per il ripristino delle infrastrutture della città è salito a 12,5 miliardi di dollari -ha precisato- l’unica operazione speciale che Putin ha condotto con successo è stata un’operazione speciale per distruggere Mariupol e uccidere civili. La Germania nel 1941 sembrava invincibile. Ma alla fine il male è stato punito. Per decenni i tedeschi hanno pagato i risarcimenti. Ecco come sarà per la Russia. Pagheranno per tutto”. 

  • 19:23

    Pentagono: “Mariupol ancora contesa”

    “La nostra valutazione è che Mariupol è ancora contesa e le forze ucraine stanno combattendo per difenderla dai russi”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa sull’andamento della guerra in Ucraina. “Per le truppe di Mosca è molto importante conquistarla, al fine della loro offensiva nel Donbass ma l’Ucraina non ha ancora rinunciato alla città, nè vi rinunceremo noi”, ha detto ancora. “La Russia non ha nessun rispetto per la vita dei civili e purtroppo ucraini innocenti ne stanno pagando il prezzo”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

  • 19:18

    Sindaco Mariupol: “Lavoriamo per registrare crimini”

    “Organizzeremo sedi umanitarie per il sostegno dei profughi di Mariupol in tutto il paese, a Zaporizhzhia, nel Dnipro, nell’Ucraina occidentale – spiega Il sindaco do Mariupol, Vadym Boychenko – stiamo lavorando per registrare i crimini di cui abbiamo notizia, documentiamo i mali dei russi e dei loro collaboratori e lo trasferiremo alle forze dell’ordine”. Boychenko torna più volte a parlare dei “collaboratori dei russi”, ovvero dei traditori: “La guerra ha mostrato chi è chi, ci sono i piccoli che in realtà sono grandi e i grandi che si sono rivelati piccoli” 

  • 19:14

    Caritas Mariupol: “Due nostre collaboratrici deportate in Russia”

    “Due nostre lavoratrici sono state forzatamente portate in Russia“. Lo ha rivelato il direttore della Caritas di Mariupol, Fr. Rostyslav Spryniuk, in un’intervista a Tv2000. Le due donne si trovavano nella sede della Caritas Ucraina di Mariupol in cui sono morte sette persone (due erano operatori della Caritas Ucraina che si erano rifugiati lì con i famigliari) sotto i colpi di un carro armato russo. “Sono state portate con la forza in Russia – ribadisce il direttore – I soldati russi la chiamano ‘evacuazione volontaria‘ ma quando l’evacuazione è sotto la minaccia delle mitragliatrici non si può chiamare ‘volontarià”. Le due lavoratrici, ha spiegato il direttore della Caritas di Mariupol – la cui intervista a Tv2000, anticipata stasera dal Tg2000, andrà in onda integralmente domani 13 aprile alle 15.15 nel programma ‘Siamo noi’- “erano nel centro Caritas ma in un altro edificio. Si sono salvate perché si trovavano sotto le scale. Sono state coperte dalle macerie ma sono riuscite a scavarsi una via d’uscita. Non possiamo rivelare i loro nomi, per non metterle in pericolo”.