Guerra Russia-Ucraina, diretta | Usa: “Forze russe molto vicine al centro di Mariupol”. Le truppe lasciano Kiev, “ma non si tratta di un ritiro”. Lo stallo nei colloqui: il nodo di Crimea e Donbass

Parigi fa sapere di non vedere alcuna svolta nei negoziati. Il Cremlino annuncia: “Obiettivi a Kiev e Chernihiv raggiunti”, ma la Cnn: "Nella capitale si combatte ancora". Bombe russe sulle principali città, colpito un edificio della Croce rossa. La Casa Bianca: "Putin è mal informato dai suoi"

Aggiornato: 23:35

I fatti più importanti

  • 16:37

    Fonti Usa: “Putin è male informato dai suoi, hanno paura”

    Il presidente russo Vladimir Putin “è male informato dai suoi” sull’andamento della guerra in Ucraina. Lo riferisce un funzionario americano alla Cnn, sostenendo che i capi militari russi “hanno paura” di riferire a Putin quanto “male stiano facendo le forze armate di Mosca” nell’offensiva contro gli ucraini. Il funzionario ha parlato anche di “tensione continua” tra Putin e il ministero della Difesa perché il presidente russo “non si fida” dei capi militari.

  • 16:36

    Podolyak: “Abramovich è un mediatore molto efficace”

    Il patron del Chelsea Roman Abramovich “è un mediatore estremamente efficace” tra le delegazioni di Ucraina e Russia. Lo ha detto il capo negoziatore di Kiev e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak, citato da Ukrinform. Abramovich “modera in parte il processo, in modo che non ci siano malintesi all’ingresso”, come può accadere “quando una parte dice qualcosa e l’altra parte non è così chiara, in termini di organizzazione del processo negoziale”, spiega Podolyak, esprimendo dubbi sul sospetto avvelenamento dell’oligarca, che sarebbe stato denunciato per esercitare pressione sulle delegazioni e impedire loro di concentrarsi sul merito dei colloqui.

  • 16:32

    Ministero difesa ucraino: “Nessun ritiro di truppe russe da Kiev e Chernihiv”

    A differenza di quanto annunciato da Mosca, non c’è nessun ritiro su vasta scala dei russi dalle aree di Kiev e Chernihiv ma solo movimenti limitati. Lo comunica Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del ministero della Difesa ucraino. “Il nemico ha ritirato le unità che hanno subito le perdite maggiori per rifornirle”, rende noto Motuzyanyk, aggiungendo che “l’assedio di Chernihiv continua, come missili e colpi di artiglieria lanciati dalle forze russe”.

  • 16:30

    Mykolaiv, 15 vittime nell’attacco al palazzo della Regione

    Sale il conto delle vittime dell’attacco russo contro l’edificio del governatore dell’oblast’ di Mykolaiv, città nel sud dell’Ucraina, tra Kherson e Odessa. I morti sono 15: i corpi di 14 persone sono stati estratti privi di vita dalle macerie, un ferito è morto dopo il ricovero in ospedale. Il governatore Vitaly Kim si è salvato soltanto per caso. Si continua a scavare sotto le macerie.

  • 16:12

    Oms: “82 attacchi a strutture sanitarie, 72 morti”

    Salgono a 82 gli attacchi a strutture di assistenza sanitaria in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa a oggi, 30 marzo. È l’ultimo aggiornamento diffuso via Twitter dall’ufficio dell’Organizzazione mondiale della sanità nel Paese. Il bilancio delle vittime è di 72 morti e 43 feriti. Gli attacchi “devono fermarsi”, è l’appello dell’Oms, perché “privano le comunità dei servizi sanitari essenziali e delle cure salvavita urgentemente necessarie”.

  • 16:07

    Negoziatore ucraino: “Questione Donbass ancora fuori dai negoziati, sarà discussa dai leader”

    La questione dello status del Donbass “è la più difficile“. Lo ha sottolineato il negoziatore ucraino David Arahamiya in un’intervista all’indomani del round di colloqui con la Russia in Turchia. Arahamiya ha spiegato che l’argomento resta “tra parentesi” e in Turchia “non è stato toccato”, perché i due team “non avevano un mandato politico sufficiente per discuterne” e quindi l’hanno riservato all’incontro dei leader, lavorando invece “su tutte le altre questioni”.

  • 15:58

    Capo negoziatore Mosca: “Ucraina pronta a relazioni di buon vicinato”

    Durante i colloqui di ieri a Istanbul, “l’Ucraina per la prima volta ha mostrato di essere pronta a soddisfare le condizioni per costruire relazioni di buon vicinato con la Russia” e “discuterne le richieste di principio”. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, in un’intervista al canale Rossiya 24. “Se questi obblighi saranno rispettati, sarà eliminata la minaccia di creare una testa di ponte della Nato sul territorio ucraino”, ha spiegato. “La posizione di fondo della Russia sulla Crimea e il Donbass non è cambiata”, specifica però Medinsky.

    L’Ucraina, aggiunge, ha presentato “i principi di un possibile accordo futuro” che prevedono lo stop all’ingresso nella Nato, lo status di neutralità, “la rinuncia alle armi nucleari, nonché il possesso, l’acquisizione e lo sviluppo di altri tipi di armi di distruzione di massa, la rinuncia ad ospitare basi e contingenti militari stranieri, l’obbligo di condurre esercitazioni militari con la partecipazione di forze armate straniere solo in accordo con gli Stati garanti, compresa la Russia”.

  • 15:56

    Human rights watch: “La Russia ha usato mine antiuomo vietate”

    Le forze russe hanno usato mine antiuomo vietate dalle convenzioni internazionali nella regione di Kharkiv. Lo denuncia la ong Human Rights Watch a proposito di ritrovamenti delle squadre di artificieri ucraini lo scorso 28 marzo. “È noto che la Russia dispone di nuovi modelli di mine antiuomo che possono uccidere e mutilare in modo indiscriminato persone in un raggio di 16 metri”, si legge in una nota. “I Paesi di tutto mondo devono condannare con forza l’uso in Ucraina da parte della Russia di mine vietate” aggiunge Steve Goose, responsabile per gli armamenti dell’organizzazione. “Queste armi non fanno differenza tra combattenti e civili e lasciato un’eredità di morte negli anni a venire”, ha aggiunto.

  • 15:54

    Negoziatore Kiev: “Proponiamo neutralità strategica, come Svizzera o Israle”

    Nei negoziati con la Russia, l’Ucraina ha proposto “un concetto di neutralità rafforzata, in base al quale è necessario fare affidamento sul proprio esercito, oltre che disporre di garanzie” di sicurezza: “come la Svizzera, o Israele, che hanno un esercito di riserva che può essere mobilitato in gran numero e dare la risposta necessaria in caso di aggressione”. Lo ha detto il negoziatore ucraino David Arakhamia in un’intervista televisiva. “Come si suol dire, confida in Dio, ma non sbagliarti su te stesso. Pertanto, il concetto di neutralità fortificata ci è molto vicino”, ha spiegato.

  • 15:51

    Sindaco Irpin: “Fino a 300 civili e cinquanta militari uccisi”

    Fino a trecento civili e cinquanta militari sono stati uccisi a Irpin, la città occupata nell’oblast’di Kiev. A stimarlo è il sindaco Alexander Makrushin, nel corso di un briefing: “Persone che non piacevano ai russi sono state appena fucilate”, sostiene. “Con i carri armati hanno schiacciato delle persone appena torturate”.