Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Kiev: ‘Nuovo round negoziati dal 29 al 30 marzo’. Il sindaco di Mariupol: ‘Russi controllano le periferie’. Armi, Zelensky insiste: ‘All’Occidente manca coraggio’

Ancora attacchi sulle città: oltre 30 bombardamenti in 24 ore intorno a Kiev, mentre Mosca concentra gli sforzi per l'accerchiamento nel Donbass. La deputata: "Nella capitale si beve l'acqua di scarico". Il sindaco Mariupol chiede un'evacuazione completa. Preoccupazione per l'aerea di Chernobyl: a causa delle ostilità si contano 31 incendi

Aggiornato: 10:13

I fatti più importanti

  • 16:59

    31 incendi vicino Chernobyl, aumenta inquinamento radioattivo

    Nella zona di alienazione vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, a causa delle ostilità che hanno bruciato più di 10mila ettari di foreste, sono stati registrati 31 incendi che hanno provocato un aumento dei livelli di inquinamento radioattivo dell’aria. Il controllo e lo spegnimento delle fiamme sono impossibili, come si legge sui canali Telegram, a causa dell’occupazione della zona di alienazione da parte delle truppe russe. Come risultato della combustione, i radionuclidi vengono rilasciati nell’atmosfera e vengono trasportati dal vento su lunghe distanze. Questo minaccia le radiazioni in Ucraina, Bielorussia e nei paesi europei, secondo il commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova. 

  • 16:56

    Onu: fuggiti più di 3,8 milioni di profughi

    Sono più di 3,8 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa un mese fa. Lo rivelano i dati delle Nazioni Unite, precisando però che il flusso di rifugiati è notevolmente rallentato. L’agenzia dell’Onu per i rifugiati, Unhcr, ha affermato che 3.821.049 ucraini sono fuggiti dal Paese, con un aumento di 48.450 unità rispetto ai dati di sabato. Circa il 90% di loro sono donne e bambini, ha aggiunto. Di coloro che sono partiti, 2,2 milioni sono fuggiti in Polonia, circa 586 mila in Romania, 349 mila in Ungheria e 272 mila in Slovacchia. Quasi 300 mila sono invece andati in Russia e altri 6.300 circa in Bielorussia. 

  • 16:50

    Consigliere Navalny: ‘Colpo di Stato? Falso’

    “Le voci su un potenziale colpo di Stato vengono soprattutto da fonti occidentali e sono assolutamente prive di fondamento“. Lo ha detto Vladimir Milov, consigliere del dissidente russo Alexey Navalny, in collegamento con “In Mezzòora in più” su Rai 3. “Io – ha proseguito – ho lavorato per il governo russo per sei anni. Conosco molte persone che ancora lavorano lì e non ho nessunissima informazione sul fatto che ci sia un complotto per un colpo di Stato né che sia possibile”. Milov ha spiegato che “le cose sono cambiate enormemente dall’Unione sovietica. Non c’è un organismo governativo collettivo. Putin è da solo, gli altri non hanno legittimità. Sono molto separati, non sono interconnessi. Serve molto coordinamento tra agenzie militari per rovesciare Putin e non esiste un coordinamento di questo genere in questo momento. E poi c’è una grande paura che se si comincia a parlare di colpo di Stato, tutto potrebbe essere intercettato e riferito a Putin e finirebbero all’ergastolo”.  

  • 16:03

    Missili verso Odessa, abbattuti dalla contraerea

    I russi hanno lanciato dal mare due missili contro Odessa che sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina. Lo ha detto ai giornalisti Vladislav Nazarov, portavoce del South Operational Command ucraino citato da Unian.

  • 15:13

    Bennett: “Sforzi per contribuire a fine guerra”

    “Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, Israele è fermo nel suo sostegno al popolo e continuerà i suoi sforzi per ridurre le sofferenze e mettere fine al bagno di sangue”. Lo ha detto il premier israeliano Natfali Bennett, in una conferenza stampa con il segretario di Stato americano Antony Blinken, ricordano che al suo Paese “è stato chiesto di contribuire agli sforzi per mettere fine a questa guerra. Lo facciamo in stretto coordinamento con gli Stati Uniti e i nostri partner europei”.

  • 14:52

    Truppe russe occupano la casa di Usyk

    Le truppe russe hanno occupato la casa del pugile Olexsandr Usyk a Vorzel, vicino Kiev. Lo ha annunciato su Instagram Katerina, la moglie del campione medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra, che scrive: “Che ci restino pure a vivere, tanto gli è rimasto poco perché presto saranno annientati”.

  • 14:42

    La Russia blocca l’accesso al sito della Bild

    Le autorità russe hanno bloccato l’accesso al sito internet del tabloid tedesco Bild. Il provvedimento è stato chiesto dall’Ufficio della Procura generale ed eseguito da Roskomnadzor, l’agenzia russa per le comunicazioni. Il direttore della Bild, Johannes Boie, afferma che “la decisione della censura russa di bloccare il nostro sito web è una conferma per il nostro lavoro giornalistico per la democrazia, la libertà e i diritti umani”.

  • 14:25

    Azov: “Referendum a Lugansk sarà fasullo”

    “Il referendum che Vladimir Putin vuole tenere a Lugansk sarà fasullo. I russi conteranno i voti di cui hanno bisogno”: lo afferma, in un’intervista all’Ansa, Maksim Zhorin, terzo comandante della brigata Azov, originario della città del Donbass. “Ho vissuto 18 anni lì, conosco la verità. Se ci sarà mai un referendum sarà fasullo”, spiega Zhorin. Parlando della situazione militare a Mariupol, dove la Azov ha migliaia di combattenti, Zhorin sottolinea: “In città vivono ormai poche persone ma la città è sotto il controllo ucraino. Quando nel 2014 abbiamo vinto è stata una vergogna per Putin e ora ciò potrebbe riaccadere”.

  • 14:12

    Distrutto deposito petrolifero di Leopoli

    Il deposito petrolifero di Leopoli colpito ieri da un missile russo è stato completamente distrutto. Lo afferma l’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytskyi. “L’incendio è stato spento dopo più di 12 ore. Ieri l’esercito russo ha sferrato diversi colpi in tutta Leopoli”, ha aggiunto.

  • 13:53

    Deputata ucraina: “A Kiev le persone sono costrette a bere acqua di scarico”

    A Kiev le persone stanno morendo di fame e sono costrette a bere acqua di scarico, mentre la situazione in tutto il Paese peggiora. Lo ha detto a Times Radio la deputata ucraina Lesia Vasylenko, citata dal Guardian. Le persone sono “costrette a stare in scantinati e stazioni della metropolitana”. E ha aggiunto che “a Mariupol, migliaia di persone vengono deportate con la forza oltre il confine con la Russia, apparentemente per essere al sicuro, ma poi vengono spedite in una direzione sconosciuta e nessuno sente più parlare di loro: le atrocità sono le stesse dappertutto”.