Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Zelensky: “Parlare con Putin o è guerra mondiale”. E dice: “È una Shoah”. Israele: paragone oltraggioso. Mariupol assediata, i russi: “Tregua e resa entro le 12 di lunedì”

Il presidente ucraino alla Knesset paragona Putin a Hitler. Israele: paragone con Olocausto oltraggioso. Lunedì riprendono colloqui. A Luhansk "casa di riposo distrutta, 56 morti". Kiev: “Donne stuprate e uccise dai russi”. Ambasciatore cinese in Usa: "Non inviamo armi"

Aggiornato: 22:23

  • 15:48

    Michel: “Putin interlocutore volente o nolente”

    “Putin si trova in una posizione di comando al Cremlino, volente o nolente è lui l’interlocutore dei negoziati, dobbiamo mantenere la porta aperta a Putin”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel intervistato a Mezz’ora in più su Rai3. “Abbiamo intrattenuto dei contatti telefonici regolari con Putin, anche il presidente del Consiglio Draghi lo ha fatto”, ha aggiunto Michel sottolineando però che l’Ue non crede alle menzogne del Cremlino, che “sono alla base dell’aggressione all’Ucraina.

  • 15:45

    Michel: “Putin è voluto tornare alla guerra fredda”

    “Putin è voluto tornare alla guerra fredda, non è contrapposizione tra Ue, Nato e Russia, ma si tratta di una contrapposizione tra Russia e resto del mondo, condanniamo l’aggressione militare della Russia e difendiamo il diritto internazionale, ci troviamo alla soglia della terza guerra mondiale perché la Russia ha l’arma nucleare”. Così Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, a “Mezz’ora in più” su Rai 3. “Questa – afferma Michel – è una guerra scatenata verso la scelta libera dell’Ucraina verso l’Europa e la libertà e questo fa paura a Putin e a tutti gli autocrati del mondo, per questo abbiamo deciso di inviare materiale militare letale e la Corte del Aja deve attrezzarsi per fare in modo che in indagini indipendenti siano portate prove materiali per sanzionare eventuali crimini di guerra”.

    AP Photo/Michael Probst

  • 15:14

    Lunedì nuovi colloqui tra delegazioni Mosca-Kiev

    Russi e ucraini riprendono i colloqui domani con un incontro online. Lo scrive la Tass citando Ukrainiskaya Pravda che fa riferimento a fonti di alto livello. “Un incontro online fra le delegazioni russa e ucraina è previsto per il 21 marzo”, si legge.

  • 14:57

    Proteste a Kherson, Kakhovka e Berdyansk

    Proteste di cittadini ucraini si stanno svolgendo oggi a Kherson, Kakhovka e Berdyansk, città sotto il controllo delle truppe russe. Un video, condiviso da Ukrayinska Pravda, mostra la folla che sventola le bandiere ucraine a Kherson, cantando “Kherson è l’Ucraina!”. L’agenzia di stampa Unian riporta che a Berdyansk centinaia di persone hanno manifestato pacificamente contro l’occupazione russa. Ma i russi “hanno cominciato a molestarli”. I cittadini hanno iniziato a essere circondati, alcuni dei manifestanti si sono ritirati sul lungomare. “E più tardi i manifestanti sono stati spogliati e perquisiti”, riporta ancora Unian riportando fonti della municipalità.

  • 14:44

    Zelensky: “Pronto a negoziare o è guerra mondiale”

    “Dobbiamo usare qualsiasi formato, qualsiasi chance di poter parlare con Putin. Se questi tentativi falliscono, allora vuol dire che questa è la terza guerra mondiale”. Lo ha ribadito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn. “Sono pronto a negoziare. Sono stato pronto negli ultimi due anni. Senza i negoziati non si può mettere fine a questa guerra”, ha sottolineato il leader ucraino.

  • 14:29

    Usa all’Onu: “Inaccettabili deportazioni”

    “Deportare i civili ucraini in quelli che possiamo immaginare siano campi di concentramento in Russia è inaccettabile”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn precisando tuttavia di non poter confermare le notizie diffuse dalla stampa ucraina sulle deportazioni da parte di Mosca degli abitanti di Mariupol. (

  • 14:03

    Polizia: “L’attacco alla casa di riposo è datato 11 marzo”

    L’11 marzo i russi hanno aperto il fuoco su una casa di riposo a Kreminna nell’Ucraina orientale: 56 persone sono state uccise e le restanti 15 sono state portate nel territorio occupato a Svatove. Lo ha annunciato oggi su Telegram il capo delle forze armate del Lugansk Serhiy Haidai,riferisce Ukrinform. “L’11 marzo, gli occupanti russi hanno sparato da un carro armato in una casa di cura a Kreminna. Cinicamente e deliberatamente”. Secondo le forze di polizia, è ancora impossibile raggiungere il luogo della tragedia.

  • 14:01

    Onu: “In 10 milioni fuggiti dalle proprie case”

    Dieci milioni di persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina. Lo afferma l’Onu

  • 14:01

    Kiev: “L’Italia ha messo da parte ogni romanticismo per la Russia”

    “Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L’Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L’Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo”. Lo ha detto, rispondendo all’ANSA, la vice premier dell’Ucraina con delega ai Rapporto con Ue e Nato, Olga Stefanishyna, che oggi ha incontrato i media a Leopoli.

  • 13:41

    Kiev: “Mosca ha attaccato una casa di cura a Luhansk. 56 morti”

    Il Servizio speciale statale di comunicazione dell’Ucraina ha riferito che le truppe russe avrebbero aperto il fuoco contro una casa di cura nella città orientale di Kreminna, nella regione di Luhansk, uccidendo 56 persone. La notizia è stata riportata anche dai media britannici, tra cui Sky News e Bbc, che non hanno però potuto verificare in modo indipendente quanto sostenuto da Kiev.