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Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Odessa, “le navi russe bombardano la costa”. Zelensky: “Non entreremo nella Nato, ammettiamolo”. E incontra tre premier europei. Mercoledì altri negoziati

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Momenti chiave

  • Notte di raid aerei su Kiev
    • 20:49

      Incontro Sullivan-Draghi su sanzioni e assistenza umanitaria

      Il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan ha incontrato il premier Mario Draghi e il consigliere diplomatico Luigi Mattiolo per discutere delle “misure per imporre costi alla Russia per la sua guerra in Ucraina e dell’assistenza umanitaria a coloro che fuggono dal conflitto”. Lo afferma la Casa Bianca riferendo sull’incontro tenutosi a Roma. Al centro dei colloqui anche “il sostegno degli Stati Uniti agli sforzi europei per creare fonti di energia alternative”.

    • 20:45

      Sindaco Kharkiv: “Più di seicento edifici distrutti”

      Sono più di seicento gli edifici distrutti a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto lo scorso 24 febbraio. Lo ha detto il sindaco Ihor Terekhov, elencando tra gli stabili distrutti “scuole, asili nido, ospedali, cliniche. L’esercito russo ci bombarda continuamente da terra e dall’aria”, ha affermato. 

    • 20:03

      Congresso Usa approva fondi all’Ucraina per 13,6 miliardi di dollari

      “L’invasione di Putin dell’Ucraina ci ha unito in America e nel mondo”. Così Joe Biden ha lodato lo sforzo bipartisan del Congresso nell’approvare i nuovi 13,6 miliardi di dollari per “affrontare l’invasione dell’Ucraina e l’impatto sui paesi circostanti”. Questi nuovi fondi, ha detto il presidente nella cerimonia di firma della legge, “aiuteranno la nostra risposta alle persone colpite dalla violenza di Putin”.

    • 20:01

      Casa Bianca: “No-fly zone ci porterebbe in guerra con la Russia”

      Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden crede ancora che una no-fly zone sull’Ucraina causerebbe “un’escalation“, ha detto oggi la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Biden, ha spiegato, “deve guardare alle decisioni che riguardano i nostri interessi di sicurezza nazionale e di sicurezza globale, e continua a credere che una no-fly zone potrebbe provocare una guerra con la Russia. Non credo che ci siano molti sostenitori che lo chiedono in questo momento da Capitol Hill, ma certamente capiamo e riconosciamo che è ancora una richiesta del presidente ucraino Zelensky”, chiosa la portavoce.

    • 19:49

      A Kiev iniziato il coprifuoco di 36 ore

      È iniziato a Kiev il coprifuoco totale di 36 ore imposto dalle autorità ucraine. Le restrizioni termineranno alle otto locali di giovedì mattina (le sette in Italia).

    • 19:46

      Esperti militari ucraini: “Navi da guerra russe verso Odessa”

      Esperti militari ucraini hanno notato, in immagini satellitari, tre gruppi di navi da guerra della marina russa avvicinarsi verso il porto di Odessa, la città sul mar Nero obiettivo dell’avanzata russa. Lo riporta il quotidiano Ukrainska Pravda. È stato osservato, si legge, il movimento di 14 navi che marciavano in due gruppi: il gruppo settentrionale è costituito da un rimorchiatore o dragamine, due grandi mezzi da sbarco Project 775, un altro rimorchiatore e chiuso da un altro mezzo da sbarco Project 775. Il “gruppo 2” centrale si muove a forma di quadrato ed è probabilmente costituito da corvette missilistiche. Nel “gruppo 3” meridionale si nota la fregata Mosca, accompagnata da due grandi navi da sbarco del progetto 1171 Tapir. Inoltre, in quest’ultima formazione, gli esperti hanno osservato il movimento di una grande nave da sbarco, la Pyotr Morgunov della flotta settentrionale della Marina russa, che di solito è di stanza presso la stazione Severomorsk nella regione di Murmansk. Questa sera inoltre il capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Maxim Marchenko, ha affermato che in mattinata uno degli insediamenti nella regione di Odessa è stato colpito dai missili di aerei e navi nemici, ferendo due persone.

    • 19:43

      La Russia formalizza il ritiro dal Consiglio d’Europa

      “La segretaria generale del Consiglio d’Europa ha ricevuto la notifica formale che la Russia si ritira dall’organizzazione, e anche informazioni sull’intenzione di Mosca di denunciare la Convenzione europea dei diritti umani”. Lo ha detto all’Ansa il portavoce Daniel Holtgen. La Russia ha dato quindi attuazione all’annuncio di volersi ritirare dal Consiglio d’Europa – organizzazione internazionale per la democrazia e i diritti umani, da non confondere con le istituzioni dell’Unione europea  – in base all’articolo 7 dello statuto: “Ogni Paese membro può recedere dal Consiglio d’Europa, notificando la sua risoluzione al segretario generale”, vi si legge. “La notificazione avrà effetto alla fine dell’anno finanziario in corso, qualora sia stata fatta nei primi nove mesi dello stesso, e alla fine dell’anno finanziario seguente, qualora sia stata fatta negli ultimi tre mesi”.

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