Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Odessa, “le navi russe bombardano la costa”. Zelensky: “Non entreremo nella Nato, ammettiamolo”. E incontra tre premier europei. Mercoledì altri negoziati

A Mariupol 400 pazienti in ostaggio in ospedale. I capi dei governi polacco, ceco e sloveno sono a Kiev, dove in serata è scattato il coprifuoco ma si sono comunque udite esplosioni. La Russia formalizza l’uscita dal Consiglio d’Europa. Putin: “L’Ucraina non è seria”

Aggiornato: 12:12

I fatti più importanti

  • 14:43

    Negoziati in corso

    “Le trattative sono in corso. Rinnovate le consultazioni sulla principale piattaforma negoziale”. Lo scrive il consigliere ucraino Mykhailo Podolyak su Twitter specificando che tra le questioni sul tavolo ci sono “il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe dal territorio del Paese”.

  • 14:32

    Allarme per l’ospedale di Mariupol: “Personale e pazienti tenuti in ostaggio dai russi”

    “Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti dell’Ospedale di Mariupol”. È l’allarme lanciato su Twitter da Anastasia Magazova, giornalista che ha scritto anche per la Bbc e Deutsche Welle. Stando al suo racconto, i residenti hanno contatto la Media Human Rights Initiative (MHRI), affermando che lunedì mattina l’ospedale regionale di terapia intensiva è stato occupato dalle truppe russe. “Il personale e i pazienti dell’ospedale sono tenuti in ostaggio. Uno dei testimoni afferma che i soldati russi stanno tenendo lì anche gli altri civili”, scrive Magazova. Che poi aggiunge: “I russi sparano contro le postazioni dell’esercito ucraino dalle finestre dell’ospedale”. Secondo un testimone oculare, “i soldati russi non lasciano che nessuno esca dall’ospedale, minacciando di sparare”.

  • 14:15

    Onu a Mosca: “Non punite la giornalista”

    Le Nazioni Unite chiedono alle autorità russe che la giornalista Maria Ovsyannikova non sia punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. Ovsyannikova è scomparsa dopo aver mostrato durante un notiziario in diretta sulla tv Channel One un cartello con la scritta: “Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo“. Di lei non si hanno più notizie. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto che le autorità garantiscano che la donna “non subisca rappresaglie”.

  • 13:55

    Lukashenko: “Bielorussia non coinvolta in conflitto”

    “Per quanto riguarda l’Ucraina, stiamo monitorando da vicino la situazione. Ci tengo a sottolineare ancora una volta: non saremo coinvolti in questa operazione che la Russia sta conducendo. Non ce n’è bisogno”. Lo ha dichiarato il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko.

  • 13:53

    Londra sanziona altri 350 russi

    Il governo britannico di Boris Johnson ha inserito ben altri 350 nomi di personaggi russi nella lista nera dei sanzionati – con congelamento di asset reperibili nel Regno Unito e divieto di viaggio – in risposta all’invasione dell’Ucraina. Fra loro ci sono politici di spicco (dopo i primi provvedimenti contro Vladimir Putin, Serghei Lavorv e altri) come l’ex presidente Dmitri Medvedev e l’attuale ministro della DIfesa, Serghei Shoigu.

  • 13:52

    Draghi-Sullivan: “Intensificare contatti Usa-Italia”

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, durante l’incontro di oggi a Palazzo Chigi, si sono detti d’accordo sull’importanza di “intensificare ulteriormente i contatti tra Italia e Stati Uniti a tutti livelli, alla luce degli eccellenti rapporti bilaterali e del legame transatlantico”. Lo riferisce Palazzo Chigi.

  • 13:23

    Klitschko: “4 morti a Kiev per le bombe”

    È di almeno quattro morti il bilancio dei bombardamenti di questa mattina in una zona residenziale di Kiev, secondo quanto rende noto l’ufficio del sindaco della capitale. In precedenza i servizi di emergenza della città avevano riportato un bilancio di due vittime, si legge sul sito del Guardian. I bombardamenti di questa mattina hanno provocato un vasto incendio in un edificio di 15 piani.

  • 13:14

    “A Izium mancano luce, acqua, cibo e medicine”

    Nella città di Izium, nella parte orientale dell’Ucraina, è in corso una vera crisi umanitaria. Lo denunciano le autorità cittadine, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il vice sindaco Volodymyr Matsokin ha detto che gli abitanti sono stati lasciati senza elettricità, acqua, medicine e cibo. La città, nella provincia di Kharkiv, è sotto assedio da due settimane. Secondo un deputato locale, Max Strel, i russi hanno bloccato le consegne degli aiuti umanitari e l’evacuazione dei civili negli ultimi tre giorni.

  • 13:13

    Fonte Fsb: “Mosca si prepara ad attacco a Nato”

    Per Mosca “la terza guerra mondiale è iniziata” e il Cremlino si preparerebbe a lanciare attacchi missilistici contro alcuni Paesi vicini, anche se membri della Nato, come la Polonia e le repubbliche baltiche, se l’Occidente non dovesse cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e accettare l’invasione dell’Ucraina. È lo scenario apertamente ‘apocalitticò che emerge da una nuova lettera scritta da una presunta talpa dell’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, in cui si delineano i passi che il Cremlino sarebbe pronto a compiere davanti alle difficoltà dell’operazione ucraina e al vasto supporto fornito a Kiev. La lettera, ultima di una serie di informazioni dall’interno dei servizi di intelligence (sotto pressione del Cremlino che li accusa di avere fornito report sbagliati in vista dell’invasione), non è verificabile: a riportarla è – come le precedenti – Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio.

  • 12:52

    Zelensky: “La Russia attaccherà altri Stati”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto maggiore sostegno e più armi all’Europa e ha avvertito che la Russia potrebbe attaccare altri Dtati europei. “Possiamo ancora fermare la macchina da guerra russa, possiamo ancora fermare l’uccisione di persone”, ma sarebbe “più facile farlo insieme”, ha detto Zelensky parlando alla riunione del Joint Expeditionary Force a cui hanno partecipato il premier britannico Boris Johnson e i leader dei Paesi nordici e baltici. Zelensky ha affermato che se l’Europa non prenderà posizione ora, la Russia prenderà di mira altri Paesi europei.