G20, Draghi: “Il multilateralismo è l’unica strada possibile”. Mattarella: “Abbiamo un debito con le generazioni più giovani”

"Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi. Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile". Così il premier Mario Draghi, ha aperto i lavori del G20 di Roma. Si è tenuto nel pomeriggio il corteo che riunisce i lavoratori di Gkn e Ilva, i Cobas e gli studenti di Fridays for future.

Aggiornato: 21:38

  • 14:54

    Vaccini Covid, immunizzare il 70% della popolazione mondiale entro il 2022

    Fonti diplomatiche spiegano che dopo la prima sessione di lavoro del G20 i leader hanno convenuto che “per conseguire pienamente l’obiettivo di una vera ed equa ripresa è necessario abbattere le diseguaglianze fra Paesi ad alto e basso reddito nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini”. L’obiettivo posto dall’Oms prevede di vaccinare almeno il 40% della popolazione globale entro il 2021 e almeno il 70% della popolazione globale entro il 2022. A dare l’annuncio è stato Mario Draghi nel suo discorso introduttivo “ed è stato condiviso da tutti i leader”, spiegano le stesse fonti.

  • 14:28

    Minimum tax, Biden: “Così sosterremo le persone più bisognose”

    “La comunità internazionale, grazie all’accordo sulla tassazione minima globale, sosterrà le persone facendo in modo che le aziende contribuiscano pagando la loro quota”, ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso del panel.

  • 14:00
  • 13:59

    Minimum tax, “ampio e trasversale” sostegno tra i Paesi

    Nel corso del G20 è stato espresso un “ampio e trasversale” sostegno all’accordo raggiunto nei lavori del vertice sulla tassazione minima globale. Lo si apprende da fonti diplomatiche, a margine dei lavori. Il sostegno relativo alla tassazione minima globale è stato manifestato esplicitamente – spiegano – dagli Stati Uniti e da Paesi come Brasile, Francia, Corea.

  • 13:36

    Johnson: politiche Gb non minano obiettivi su tagli emissioni

    Il premier britannico, Boris Johnson, ha negato che le politiche britanniche su carbone e viaggi aerei minino il suo messaggio secondo cui il mondo necessita di abbandonare i combustibili fossili. Johnson accoglierà i leader mondiali a Glasgow per la Cop26, con l’obiettivo di aumentare l’impegno al taglio di emissioni di gas serra. Tuttavia il suo governo in settimana ha tagliato le tasse sulle tariffe aeree nazionali e sta valutando se approvare la prima miniera di carbone profonda nel Paese da decenni. Johnson ha detto che l’impegno sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica è uno dei “più incisivi” di qualsiasi Paese. “Si può vedere che cosa il Regno Unito ha fatto”, ha detto il premier a Roma, in occasione del G20, “quando ero bambino, l’80% della nostra energia veniva da idrocarburi”, ma entro il 2035 “non avremo più idrocarburi nella generazione d’energia. Siamo il Paese più ambizioso in Europa”. “Entro il 2030, stiamo dicendo che non avremo motori a combustione interna a idrocarburi per le nuove auto. Questo è un calendario molto, molto ambizioso”, ha aggiunto. 

  • 13:31

    Macron, Paesi approvino 100 miliardi a Fmi per aiutare chi è in difficoltà

    “Per una duratura ripresa economica dei paesi che hanno bisogno del nostro sostegno, gli stati del G20 possono condividere insieme 100 miliardi di dollari con il Fmi. La Francia è impegnata in questo. Altri membri del G20 si stanno unendo a noi. Invito anche i nostri partner a farlo”. Lo scrive su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.

     

  • 13:30

    Macron: rincari energia colpiscono il mondo intero

    “L’aumento dei prezzi dell’energia colpiscono il mondo intero. Stiamo sostenendo i francesi senza aspettare e c’è bisogno adesso di dare delle risposte sostenibili e coerenti nel processo di transizione ecologico avviato. E’ il messaggio che porto al G20”. Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron mentre è in corso il G20 a Roma.

  • 13:20

    Johnson: “Regno Unito si impegna a partecipare alla difesa del continente europeo”

    “La Difesa europea rimane di estrema importanza per noi, il Regno Unito si impegna a partecipare alla difesa del continente europeo, siamo i secondi più grandi contribuenti alla Nato dopo gli Stati Uniti, abbiamo delle forze che abbiamo dispiegato nelle frontiere orientali della Nato stessa. Io sostengo assolutamente quello che è l’insieme dei partner dell’Unione Europea che possono dare un contributo ancor più forte alla difesa collettiva, quindi a svolgere un ruolo ancora più importante, pertinente, insieme”, ha affermato il Premier britannico, Boris Johnson in una intervista a Sky Tg 24.
    “Sono in politica da tanto tempo, ne ho visti tanti di piani per quel che riguarda la difesa per quanto riguarda l’Unione Europea, però sono stati implementati difficilmente, bisogna ancora di più concentrarci su tutto quel corpus normativo che abbiamo, ivi compresa la Nato. La Nato garantisce la sicurezza del nostro continente e garantisce anche l’alleanza transatlantica e devo dire che la sicurezza è dipesa due volte da loro nell’arco degli ultimi cento anni”, ha aggiunto.

  • 13:15

    Pechino, chi sostiene Taiwan ne pagherà il prezzo

    Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avvertito gli Stati Uniti e i suoi alleati di non “interferire” negli affari di Taiwan, altrimenti “pagheranno sicuramente un prezzo”. Wang ha parlato poco prima dell’inizio del G20 a Roma, a cui partecipa in rappresentanza del presidente Xi Jinping (che interverrà in video ai lavori dei leader). In una nota pubblicata oggi sul ministero degli esteri cinese, rilanciata dai media Usa, Wang afferma: “Recentemente, Stati Uniti e altri paesi hanno tentato di ottenere una svolta su Taiwan, in contrasto con le garanzie politiche date quando hanno stabilito relazioni diplomatiche con la Cina”.

  • 12:59

    Draghi: “Vaccini, differenze moralmente inaccettabili tra paesi ricchi e poveri. Minano ripresa”

    “Nei Paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Nei Paesi più poveri, questa percentuale crolla a circa il 3%. Queste differenze sono moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale”. Così Mario Draghi in apertura del G20. “Siamo molto vicini – ha detto – a raggiungere l’obiettivo posto dall’Oms di vaccinare il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021. Ora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere il 70% entro la metà del 2022”.