Agosto, è record di caldo nonostante le piogge sul finale

6 Settembre 2020

In Italia – A far vacillare l’estate 2020 è stata un’intensa perturbazione atlantica tra venerdì 28 e domenica 30 agosto. Piogge torrenziali dal Lago Maggiore all’Alto Adige alla Carnia (in tre giorni 289 mm a Garzeno, Como, e 377 a Tolmezzo), con rovesci che hanno dilavato i ghiacciai fino a 3500 metri alimentando la grande piena dell’Adige – insolita ad agosto – culminata domenica sera con livello di 4,8 metri a Trento.

Un episodio simile e fin più intenso si ebbe il 16-20 agosto 1966 con il fiume a 5,34 m, ma il massimo secolare (6,3 m) seguì curiosamente poche settimane dopo con la grave alluvione di novembre. Fenomeni rovinosi in Valpadana e dalla Liguria al Lazio: tra sabato 29 e domenica 30, tempeste di vento e grandine tra Mantovano, Veronese e Vicentino, e perfino dei tornado a Trevenzuolo (Verona) e presso Viterbo. Una vittima nella piena del torrente Molinera (Varese) e altre due per la caduta di un albero in un campeggio a Marina di Massa.

Nonostante la rinfrescata finale in Valpadana agosto si è piazzato tra sesto e decimo più caldo in oltre un secolo con 2 °C sopra media. Tra le quindici più calde l’estate nel suo insieme, meno estrema di altre recenti solo grazie a un giugno normale. Inoltre, agosto di piogge record sulle Alpi orientali, 316 mm a Cortina, il triplo del solito. Mentre sull’arco alpino diluviava, domenica in Sicilia c’erano 41,3 °C a Lascari (Palermo) e lo scirocco propagava gli incendi innescati da criminali.

Nel mondo – Il tifone “Maysak” ha contribuito ad affondare una nave a Sud del Giappone con a bordo 43 uomini, tutti dispersi tranne due, salvati, e 5800 bovini; il ciclone è poi approdato in Corea del Sud facendo altre due vittime, seguito entro domani da “Haishen”, che sta per colpire severamente anche il Giappone, rinvigorito da acque oceaniche a 30 °C, prossime ai record. Entrambi i tifoni hanno toccato la categoria 4 in mare aperto (venti fino a 230 km/h). Inondazioni in America centrale per la tempesta tropicale “Nana”, gravi alluvioni in Afghanistan (almeno 145 morti) e a Karachi, Pakistan, dove la rete di drenaggio intasata di rifiuti e inefficiente non ha potuto smaltire gli eccezionali 231 mm piovuti il 28 agosto (più della media annua che è di 175 mm!).

Sorprendente elenco di record di caldo negli ultimi giorni: primati assoluti di 42,7 °C a Gerusalemme per le temperature massime, e di 30,5 °C a Galveston, Texas, per le minime notturne. Inoltre, nuovi estremi nazionali per settembre in Turchia (47,1 °C), Israele (48,9 °C), Giordania (48,2 °C), Cipro (45,8 °C), Giappone (40,4 °C), Taiwan (39,4°C) e Laos (37,0 °C). L’estate 2020 è stata la più rovente dall’inizio delle misure nel 1871 a Chicago e dal 1896 a Phoenix (Arizona), dove ben 50 giorni hanno fatto registrare oltre 43 °C. In Francia terzo agosto più caldo (anomalia +2 °C), ma i primi otto mesi del 2020 sono in testa davanti ai record del 2003 e 2018.

“Masticare numeri energetici aiuta a capire meglio il mondo in cui viviamo”: così Nicola Armaroli, chimico e ricercatore Cnr, chiude il suo nuovo e utile libretto Emergenza energia (Dedalo ed.), in cui spiega perché è folle perseverare con i combustibili fossili mentre è irrinunciabile ridurre i consumi ed elettrificare veicoli ed economia con fonti rinnovabili. Un esempio della nostra insostenibilità: un essere umano sviluppa una potenza utile di circa 50 watt, e per ottenere per via muscolare i 25.000 chilowattora annui utilizzati in media da una famiglia italiana (in gran parte di origine fossile) occorrerebbe far lavorare ogni giorno per otto ore 173 “schiavi energetici”! Invece abbiamo gas e petrolio… ma con il guaio di rilasciare globalmente 34 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno che devasteranno il clima per secoli.

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