L’intervista - Paolo Bonolis

“In tivù c’è ancora troppa ipocrisia: il politicamente corretto è insopportabile”

Il conduttore: “Tra due anni potrei pure smettere, non sono contemporaneo”

27 Gennaio 2019

Ore 18 l’appuntamento. Ore 17.59 arriva Paolo Bonolis, strati di lana a proteggerlo, apre la porta del suo appartamento romano: pochi mobili, quelli essenziali, al muro una gigantografia con Walter Bonatti accovacciato sulla punta di un monte (“uno dei miei miti”), libri ovunque, anche García Márquez in lingua originale (“sì, leggo in spagnolo”); tutto è […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.