È il concerto più famoso al mondo, l’evento inaugurale del nuovo anno che incanta tutti per la qualità della musica, la bellezza e vivacità delle melodie, il contesto antico e prezioso, le composizioni di fiori che decorano l’ambientazione. Il Concerto di Capodanno di Vienna, tradizione che si rinnova da quasi un secolo, apre a un immaginario di meravigliosi paesaggi, vicende d’amore e di battaglie, alberi riflessi sull’acqua del Danubio.
Nella Sala d’Oro del Musikverein il Primo gennaio va in scena la Wiener Philharmoniker, una delle più rinomate orchestre del mondo, in un programma musicale che celebra il passato e guarda al futuro.
Un evento che scandisce il passaggio al nuovo anno per 50 milioni di spettatrici e spettatori che lo seguono in streaming in oltre 150 Paesi. Noi Italiani lo possiamo vedere su Rai 2 alle 13.30. su Rai 5 in replica serale, e lo possiamo ascoltare su Rai Radio 3 in diretta integrale dalle 11.15. Chi è stato chiamato quest’anno a dirigere il variegato programma musicale dell’evento? Dopo la direzione del nostro Riccardo Muti nel 2025, per la prima volta sul podio del Concerto di Capodanno sarà Yannick Nézet-Séguin.
Artista di fama internazionale, Nézet-Séguin è direttore musicale della Metropolitan Opera di New York, della Philadelphia Orchestra, per 25 anni direttore musicale e direttore principale dell’Orchestre Métropolitain di Montréal, dal 2008 al 2018 direttore principale della Rotterdam Philharmonic Orchestra. Il maestro canadese intende dare un’energia di grande modernità alla partitura viennese, per mettere in risalto l’eleganza delle composizioni della famiglia Strauss e dei loro contemporanei ma anche le sottili sfumature e i colori di brani presentati in prima assoluta. La sua particolarità risiede sempre nella capacità di rappresentare l’eleganza della musica austro-tedesca, principalmente quella della famiglia Strauss, e l’atmosfera gioiosa dell’inizio dell’anno.
Nel Concerto di Capodanno 2026 cinque opere fanno il loro debutto e, per la prima volta nella sua storia, compaiono ben due composizioni di donne, tra cui il vivace valzer sinfonico della pioniera afroamericana Florence Price.
Il programma musicale
Johann Strauss II: Overtüre to the Operetta “Indigo and the Forty Thieves”
Carl Michael Ziehrer: Donausagen-Walzer, op. 446
Joseph Lanner: Malapou-Galoppe – op. 148
Eduard Strauss: Brausteufelchen – Polka schnell, op. 154
Johann Strauss II: Fledermaus-Quadrille, op. 363
Johann Strauss I: Der Karneval in Paris. Galopp, op. 100
Franz von Suppè: Ouvertüre zur Operette “Die schöne Galathée”
Josephine Weinlich Sirenen Lieder: Polka mazur, op. 13 [Arr. W. Dörner]
Josef Strauss Frauenwürde. Walzer, op. 277
Johann Strauss II. Diplomaten-Polka. Polka francaise, op. 448
Florence Price Rainbow Waltz [Arr. W. Dörner]
Hans Christian Lumbye Københavns Jernbane-Damp-Galop
Johann Strauss II. Rosen aus dem Süden (Roses from the South), Waltz, op. 388 Johann
Strauss II. Egyptischer Marsch (Egyptian March), op. 335
Josef Strauss. Olive Branch Waltz, op. 207
La curiosità: la musica degli Strauss un tempo era ignorata dall’Orchestra Filarmonica di Vienna
La popolarità internazionale del Concerto di Capodanno può dare l’impressione che l’esecuzione della musica della dinastia Strauss da parteb dell’Orchestra Filarmonica di Vienna si estenda fino a Johann Strauss Sr.
Niente di più sbagliato. “Per un lungo periodo di tempo la Filarmonica ignorava la musica più ‘viennese’ mai scritta – recita il sito della Wiener Philharmoniker – probabilmente i musicisti non volevano mettere a repentaglio il progresso sociale che avevano sperimentato all’introduzione dei concerti della Filarmonica associandosi alla ‘musica popolare’”. Questo atteggiamento nei confronti della dinastia Strauss cambiò solo gradualmente. Un fattore determinante per la sua rivalutazione fu che i membri di questa famiglia unica di compositori godevano del massimo rispetto tra i principali compositori, come Franz Liszt, Richard Wagner e Johannes Brahms. Il primo incontro fra Johann Strauss Jr. e i musicisti della Filarmonica di Vienna avviene dopo la composizione del valzer “Wiener Blut”, op. 354, per il ballo dell’Opera di Vienna nella sala principale del Musikverein il 22 aprile 1873. A dirigerlo è lo stesso Strauss. Anche dopo la morte del compositore i musicisti della Filarmonica non diventano immediatamente sostenitori della musica di Strauss. Solo nel 1921 le cose cominciano a cambiare. Per l’occasione della presentazione del Memoriale Johann Strauss nel Parco cittadino di Vienna Arthur Nikisch (1855-1922) conduce alcuni valzer fra cui “Sul bel Danubio blu”. La svolta finale è alle celebrazioni del 100 anniversario della nascita di Strauss Sn (1804-1849). Felix von Weingartner dirige il valzer “Sul bel Danubio Blu” nel programma di concerti in abbonamento alla Filarmonica e, per la prima volta, un concerto composto esclusivamente da opere di Strauss. Sarà quello il primo passo verso l’accoglimento della musica degli Strauss nel repertorio dell’Orchestra, oggi cuore del Concerto di Capodanno di Vienna.
L’eccellenza della danza: il Corpo di ballo dell’Opera di Stato di Vienna diretto dall’italiana Alessandra Ferri
I momenti di balletto, girati nelle dimore storiche più belle della capitale austriaca, fanno da contrappunto alla musica per il pubblico che segue il Concerto da casa. Come da tradizione, alcune sequenze filmate del Wiener Staatsballett scandiscono il programma televisivo internazionale legando la musica alla danza come fosse una narrazione all’interno del concerto. A firmare le coreografie del 2026, pochi mesi dopo l’affidamento della guida del Corpo di ballo all’étoile mondiale Alessandra Ferri, è John Neumeier. Il coreografo di Amburgo, autore di capolavori storici come “La Dama delle Camelie”, costruisce per l’evento due miniature elegantissime: una danza sospesa sul valzer “Rosen aus dem Süden”, una spumeggiante polka sulla “Diplomaten-Polka”. Eleganza, poesia, raffinatezza del movimento si fondono con le architetture del Mak-Museo delle Arti Applicate e del complesso di Hofburg, un tempo redidenxza imperiale, con la sua celebre Scalinata degli Ambasciatori. I costumi creati da Albert Kriemler sono ventagli di pieghe, motivi floreali e trasparenze, fra colori pastello e accesi.