Orietta Berti si racconta a Verissimo. La cantante stata tra gli ospiti del salotto di Silvia Toffanin domenica 21 gennaio e, tra i passaggi più toccanti della sua intervista, c’è quello dedicato a Ornella Vanoni, scomparsa il 21 novembre 2025. Berti ne parla senza costruzioni emotive, ricordando il Sanremo fatto insieme tanti anni fa e rivelando: “Mi ha chiamata tre giorni prima di morire, voleva venire in studio”. Un gesto che per lei dice molto del carattere dell’amica: “La voglio ricordare per la sua ironia, che era anche la sua bontà”.
Il momento professionale che Orietta Berti sta vivendo è particolarmente intenso. Da oltre un mese è impegnata in un tour promozionale per la sua ultima canzone, uscita che arriva mentre festeggia sessant’anni di carriera: “In tutti questi anni sono rimasta sempre con i piedi per terra, ma ho saputo anche rinnovarmi”, spiega a Silvia Toffanin, riassumendo così un percorso che le ha permesso di attraversare epoche e linguaggi diversi senza perdere credibilità. Accanto alla musica, l’altro pilastro della sua vita è il matrimonio con Osvaldo Paterlini. I due sono sposati da 58 anni, ma stanno insieme da 60: “Sono stata veramente baciata da Dio, perché Osvaldo è una persona così perfetta: un marito perfetto, un compagno perfetto, un amante perfetto. Non si possono trovare tutte queste qualità in una persona sola”. Il loro rapporto ha resistito a viaggi, lavoro e inevitabili contrasti quotidiani, come la passione della cantante per gli animali: “Raccoglievo tutti i gatti e i cani che vedevo per strada, e lui mi diceva che la nostra casa non era uno zoo”, racconta. Oggi la situazione non è molto diversa: “Abbiamo sette gatti che dormono con noi e lui è allergico ai gatti, abbiamo anche tanti cani”. Anche il giorno del matrimonio non fu privo di tensioni. Orietta Berti ricorda di essere arrivata con un’ora e mezza di ritardo: “Osvaldo era pronto ad andarsene”.
Nel corso dell’intervista la cantante parla anche dei figli, Omar e Otis, e delle nipotine Olivia e Ottavia, che oggi rappresentano una parte centrale della sua quotidianità: “Adesso che siamo avanti con gli anni ci assomigliamo sempre di più, facciamo tenerezza l’uno all’altra”, dice riferendosi a Osvaldo. “La nostra gioia più grande sono le nostre nipotine meravigliose”, ha concluso.