La decisione di tornare a vivere in Sicilia assieme al suo ex compagno, sette anni fa. Il desiderio di avere una figlia e, a 44 anni, arriva Beatrrice. Barbara Tabita però non sta bene, perché già durante la gravidanza la nausea e le vertigini sono forti e non passano nemmeno dopo il parto. I mal di testa, poi, diventano sempre più forti e l’attrice siciliana ha già avuto due lievi ischemie, una a vent’anni e una a quaranta.
“Non uscivo più di casa. Erano sempre più violenti, non passavano con i farmaci, nemmeno con il cortisone“, le parole di Tabita a Verissimo. Il racconto è forte: “Mi paralizzavo, avevo anche difficoltà nel parlare” e il periodo diventa così brutto l’attrice spiega di aver “pensato tante cose brutte, la malattia mi ha portata a voler smettere di vivere”. Il pensiero di non poter più fare il proprio lavoro, di “non volere diventare un vegetale” e quel periodo descritto come “un inferno”.
Poi la svolta. Un nuova terapia con anticorpi monoclonali che la porta a stare meglio anche se in quel momento il compagno decide di lasciarla dopo 11 anni: “Non è stato facile, ma io lo capisco perchè in quei anni non mi amavo più”. Il percorso di cura di Tabita non finisce lì, anche perché le crisi tornano e le supera con un ricovero al San Raffaele di Milano. E a Silvia Toffanin, l’attrice spiega che la sua, oggi, è “una rinascita completa: faccio 50 anni ed è come se fossi rinata ieri”.