Televisione

Masterchef 15, primi battibecchi, piatti da ridere e aspiranti chef da tenere d’occhio: Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli scelgono i 20 grembiuli bianchi – Ecco chi sono

Si è formata la nuova classe: storie, vite, racconti che si preannunciano succosi per le puntate a venire

di Martina Milone
Masterchef 15, primi battibecchi, piatti da ridere e aspiranti chef da tenere d’occhio: Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli scelgono i 20 grembiuli bianchi – Ecco chi sono

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si cucina. La quindicesima edizione di Masterchef ha preso il via con quattro puntate dedicate ai casting, i live cooking alla fine dei quali la classe si è formata. Venti grembiuli bianchi che offrono uno spaccato sulla società di oggi: c’è un rappresentante della minoranza linguistica Arbereshe, la “nipote d’arte” con un nonno ex chef in un ristorante stellato in Inghilterra, c’è il dentista che vuole cambiare vita, e il giovane “nerd” che vede nella cucina un’occasione per uscire di casa. Storie, vite, racconti che si preannunciano succosi per le puntate a venire.

La macchina è ormai ben oliata e non potrebbe funzionare senza i tre giudici. Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, rappresentano l’ingranaggio perfetto, alternandosi, di live cooking in live cooking, in poliziotto buono e poliziotto cattivo. Per queste prime quattro puntate ad accompagnarli, è stata la chef Chiara Pavan (già molto presente nella passata edizione) che ha guidato gli aspiranti chef nel “dietro le quinte” con un’attenzione particolare al “no spreco”, filosofia che ormai da anni fa da padrona nel programma.

I live cooking, chi è fan del programma lo sa, servono sicuramente per assegnare i grembiuli (bianco per chi entra direttamente in masterclass, grigio per chi deve ancora affrontare un test di creatività) ma anche per ridere. E proprio le risate nell’ultima puntata andata in onda giovedì 18 dicembre, che ha totalizzato una total audience di 677mila spettatori medi con il 3,5% di share, non sono mancate.

Attenzione da ora in avanti rischio spoiler

I LIVE COOKING

Impossibile non citare Ugo Musk, aspirante chef molto sicuro di sé. Personal trainer, si è presentato con un risotto allo champagne “fit”, con tanto di tentativo di firma con il cacao al lato del piatto, ma il risultato è stato tutt’altro che soddisfacente. Sicuramente ha fatto divertire gli chef, ma non ha solleticato il loro palato.

Tanti, invece, gli elementi da “tenere d’occhio” fin dalla seconda puntata. Come Gaetano, architetto viaggiatore, che ha progettato, tra le altre cose, anche uno degli stadi utilizzati per i mondiali di Doha, e che ha deciso di prendersi dei mesi sabbatici per dedicarsi alla sua passione, la cucina. O Matteo, giovane aspirante chef, 23 anni, di Lecco, che è riuscito a realizzare una gastrique al pollo talmente buona da far sbilanciare Cannavacciuolo (“lo prenderei subito nella mia cucina”).

Ma è nel secondo episodio della puntata che la gara entra nel vivo. Il creative test per decidere chi tra i grembiuli grigi è degno di restare è una carneficina. Tolta Irene, giovane concorrente “salva” grazie alla chef Pavan che le regala direttamente il grembiule bianco, per gli altri grembiuli grigi l’ingresso in Masterclass è in salita. Divisi in tre gruppi, prima gli aspiranti chef bocciati da Locatelli, poi quelli di Cannavacciuolo (ribattezzato “chef Canavaluce” da uno dei suoi “no”), infine quelli che hanno ricevuto il no di Barbieri, i concorrenti hanno dovuto affrontare un ingrediente da abbinare poi ad altri “colorati”, scelti casualmente da una “ruota della fortuna”. Il risultato non è roseo per tutti: Luciano, il 92enne che ai live cooking della scorsa settimana aveva sorpreso (non solo perché l’aspirante concorrente più anziano mai passato dal programma), deve lasciare per sempre la cucina di Masterchef. Anche Hans, il belga adottato dalla toscana, non convince Cannavacciuolo e torna a casa. Anche la più giovane aspirante chef della classe, Emma, non convince Barbieri e Pavan: il suo piatto (giudicato da lei con un nove), per gli chef vale a malapena sei e quindi la giovane concorrente deve provare ancora le sue capacità. Non mancano già le prime discussioni: Dorella, aspirante chef già seduta con il grembiule bianco, punzecchia Iolanda, alla prova con il giudizio di Barbieri, a suo dire “troppo logorroica” nello spiegare il piatto. Il borbottio è continuo tanto che Barbieri è costretto a intervenire.

Alla fine della prova di creatività restano ancora quattro grembiuli grigi, rimandati a nuovo giudizio: Emma, Andrea (detto Pipocchio), Franco e Jessica. I quattro devono cucinare ancora ma solo i due ragazzi, alla fine, prendono il grembiule bianco. La classe della quindicesima edizione è quindi chiusa. Chi sarà il nuovo Masterchef d’Italia? La strada è ancora lunga ma intanto scopriamo tutti i nomi della Masterclass.

I GREMBIULI BIANCHI

Franco Agyecum – 31 anni di Treviso. Nella vita fa il consulente tecnico. Già dai live cooking si mostra sicuro di sé: vuole “fare la storia”, ripete tipo un mantra. Per entrare nella Masterclass ha sudato fino all’ultimo step.

Carlotta Bertin – 26enne disoccupata di Biella, ha iniziato a cucinare con la nonna Rosaria. Oggi cerca di portare la sua passione sui social dove pubblica le sue ricette “reinventate”. Entrata subito con tre sì, “sogna di aprire un Home Restaurante”.

Matteo Canzi – 23 enne del Lecchese, studente di International Marketing. Ai live cooking si mostra sicuro di sé: si presenta con un’idea, poi il sifone lo costringe a virare e a salvare il piatto in altro modo. Il risultato però sorprende tutti. Locatelli resta colpito dalla sua gastrique e Cannavacciuolo addirittura si dice pronto a prenderlo nella sua cucina.

Giuliana Capursi – 36enne del Foggiano, è ultima di 13 figli. Lascia presto la scuola per poi diplomarsi solo da adulta all’Istituto alberghiero. Ora studia Scienze enogastronomiche. Il suo sogno? Rilevare un ristorante con la sorella.

Dorella del Giudice – 57enne tarantina, è impiegata in un’azienda e ha due passioni, la cucina e la musica. Passa subito ai live cooking con un cibo semplice che però sorprende i giudici: una pasta con la passata di pomodoro e il cacioricotta.

Matteo Lee – 27enne di Bologna, Nato da genitori cinesi il suo nome originario è Lee Chock Yun, ma tutti lo conoscono come Matteo. Nella vita, ha raccontato durante i live cooking dove ha ottenuto subito tre sì, investe dalla sua cameretta, in solitudine. Con Masterchef spera di “uscire” dalla sua bolla.

Georgina Martinelli – 26enne di Londra. Entrata dopo il creative test indossando il grembiule grigio, Georgina è “nipote d’arte”. Suo nonno, infatti, lavorava come chef in un ristorante stellato a Londra. Molto sicura di sé, si definisce una “boss”.

Vittoria Lombardo – 36enne di Reggio Emilia. Impiegata nell’azienda di famiglia, racconta di aver cominciato a lavorare subito dopo il Liceo. Alla fine ha aperto una società con la madre e le sorelle.

Iolanda Marinho – 56enne del Cosentino, ha origini brasiliane. Molto chiacchierona, ama raccontare i suoi piatti. Ex insegnante, ha tantissime passioni. Vuole trasformare la sua casa in un agriturismo.

Katia Mauro – 32enne di Genova, è responsabile di una pokeria. Lascia la scuola, un Istituto Alberghiero. da adolescente ed è grazie al compagno della madre, Vito, che si riavvicina alla cucina

Niccolò Mazzanti – 25enne di Massa è diplomato in un istituto tecnico. Molto legato alla famiglia, ama trascorrere il tempo nei campi e a raccogliere i funghi.

Eros Monforte – 27enne Catanese. Da Masterchef cerca una rivincita personale: ha dovuto infatti cominciare a cucinare fin da adolescente dopo il divorzio dei genitori. Per lui il programma è “l’occasione della vita”: sposato con Adriana, aspetta un bambino.

Jonny Pescaglini – 25 anni, toscano. Di giorno lavora alla guardiana su una diga e di sera come barista. Entrato dopo la sfida al creative test, entra a Masterchef per “cambiare vita”

Gaetano Pullara – 52enne del Catanese. È un “archistar”. Grazie al suo lavoro, infatti, ha girato il mondo, lavorando ad alcuni grandi cantieri tra cui uno stadio per i mondiali di calcio a Doha. La sua passione per la cucina lo porta a Masterchef con un sogno: aprire il primo ristorante “itinerante” su uno yacht.

Irene Rescifina – 20 anni, nata a Pamplona ma cresciuta a Messina, è figlia di una campionessa di basket Bielorussa. Anche lei ha scelto questo sport arrivando in serie B: ha dovuto però abbandonarlo quando si è infortunata alla caviglia.

Matteo Rinaldi – 28enne della Bergamasca, si definisce un “tuttologo”. Su ogni argomento sa raccontare qualche aneddoto, sarà questo ad aver convinto i giudici?

Alessandro Segantini – 44 anni, odontoiatra di Genova. Il suo piatto convince subito gli chef. La passione non gli manca. Da Masterchef non cerca tanto la vittoria, quanto un’esperienza.

Antonio Senise – 24 anni del Cosentino. Porta per la prima volta a Masterchef la cultura Arbereshe, una minoranza etnica e linguistica emigrata secoli fa dall’Albania e stabilita in alcune aree dell’Italia meridionale

Andrea Sonnati, detto Piponzo – 26enne di Faiana della Chiana (Arezzo), dice di avere una famiglia bellissima e di essere cresciuto in un ambiente “ricco d’amore”. Si è iscritto a Masterchef dopo la scomparsa della madre

Dounia Zirari – 28enne di Bassano del Grappa, ha origini marocchine. La sua storia ha commosso gli chef: a seguito di tre ischemie ha perso parzialmente la memoria, dimenticandosi gran parte delle lingue che conosceva. Grazie al suo compagno, Simone, è tornata a parlare

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