La cerimonia degli Oscar andrà in onda su Youtube e verrà trasmessa gratuitamente in tutto il mondo. L’intero pacchetto, dal red carpet ai contenuti dietro le quinte, passando dalle immagini dello storico Ballo del Governatore, saranno disponibili in diretta gratuita sul canale social dal 2029. Come riporta Variety durante gli Oscar trasmessi su Youtube continueranno ad esserci spot pubblicitari. Chi ha siglato lo storico e a suo modo rivoluzionario accordo parla di necessaria maggiore “accessibilità verso il crescente pubblico globale dell’Academy” proprio grazie alle funzionalità tipiche di Youtube come i sottotitoli e le tracce audio in più lingue. Bill Kramer, CEO dell’Academy e Lynette Howell Taylor, presidente dell’Academy, parlano di “partnership globale con Youtube che diventerà la futura sede degli Oscar e della nostra programmazione annuale”.
Come scrive sempre Variety, durante i primi mesi del 2025 l’Academy ha insistentemente cercato un nuovo accordo di licenza per trasmettere i propri contenuti e tra i pretendenti si erano fatti avanti nientemeno che Netflix (al centro della querelle sull’acquisizione di Warner) e NBCUniversal. Secondo diverse fonti del settore Youtube ha sborsato una cifra a nove zeri per avere gli Oscar in esclusiva dal 2029, superando le altre offerte ferme ad otto zeri. La vittoria di Youtube pare abbia creato diversi malumori nel settore. A partire dalla Disney/ABC con la quale è in essere l’accordo di trasmissione fino al 2028. Mentre di fronte all’evidente mancanza per Youtube di una “infrastruttura di produzione”, ovvero un know-how composto sia da attrezzature, tecnici, figure professionali che lavorano esclusivamente per mettere insieme uno show, ha infastidito diversi provider streaming come Netflix e Amazon che hanno già sviluppato questo ramo aziendale. Youtube dovrà quindi iniziare a costruire da qui al 2029 il settore di produzione per gli show, un po’ come fece la Fox quando nel 1994 si aggiudicò i diritti della NFL senza avere alcuna infrastruttura interna per produrre eventi live di sport. Per questo l’ipotesi di diversi addetti ai lavori è anche che l’Academy voglia gestire l’intera produzione degli Oscar senza avere un partner commerciale troppo invadente. Tutti sanno, del resto, che tra Academy e Disney/ABC le acque erano piuttosto agitate da tempo.
I disaccordi sulla durata dello show, su chi dovesse presentare la serata e consegnare i premi sono diventati da tempo di dominio pubblico, anche se Disney/ABC ha fatto buon viso a cattivo gioco rilasciando nelle scorse ore parole al miele per l’Academy e il suo futuro in attesa del grande evento del centenario degli Oscar da organizzare insieme nel 2028. Da quando entrerà in funzione Youtube, uno streaming senza limiti di tempo, gli Oscar potranno quindi durare paradossalmente all’infinito e l’Academy avrà carta bianca su come comporre la trasmissione. A fronte comunque di un calo evidente degli spettatori della diretta degli Oscar negli ultimi anni sorgono parecchi dubbi anche su come si potranno conteggiare gli spettatori su Youtube dato che sarà impossibile applicare gli stessi strumenti e parametri sullo streaming del web. Giusto per ricordare qualche numero: l’ultima diretta degli Oscar ha raccolto 18,1 milioni di spettatori mentre gli Oscar più visti di sempre sono stati quelli del 1998 con il trionfo di Titanic che ha fatto registrare il picco di 57 milioni di spettatori. Su Variety ci si chiede infine cosa vorrà dire un film da Oscar anche solo tra cinque anni: “Come verranno distribuiti e fruiti i film nel prossimo decennio? Warner si è sforzata di rimanere nella distribuzione dei film in sala e il destino le è stato avverso. Il dibattito in corso sulle finestre di proiezione per partecipare ai premi ci interroga su cosa significherà un “film da Oscar” quando Youtube si impadronirà del premio”.