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“Trucco e vesto i cadaveri, volevo fare medicina legale. A MasterChef i giudici mi hanno stoppato, il mio dolce era incompleto”: la storia di Raffaella Acciardi

La tanatoestetista ha presentato "Eclissi", un dolce che non ha convinto i giudici: "Incompleto e spugnoso"

di Redazione FqMagazine
“Trucco e vesto i cadaveri, volevo fare medicina legale. A MasterChef i giudici mi hanno stoppato, il mio dolce era incompleto”: la storia di Raffaella Acciardi

Stasera a MasterChef Italia, giovedì 18 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now , altri cuochi amatoriali avranno la preziosissima chance di conquistare il trio di giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli negli ultimi Live Cooking. A loro il compito di valutare i piatti dei nuovi aspiranti concorrenti, decidendo se meriteranno o meno di entrare nella Masterclass.

Tra i concorrenti bocciati la scorsa puntata dell’11 dicembre c’era anche Raffaella Acciardi: “Ho presentato un dolce, Eclissi, dalla forma tonda, come la luna. Un quattro quarti al limone con crema pasticciera, sempre al limone. Non ha convinto: i giudici mi hanno stoppato, niente classe per me. Ci sta. Mi sono portata a casa un’esperienza che tutti dovrebbero vivere almeno una volta: è stato divertente, a tratti stimolante”. Ha confessato l’aspirante chef a Il Corriere della Sera. Chef Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri hanno definito il dolce: “incompleto e spugnoso. Con una bagna sarebbe stato tutta un’altra cosa”.

“Trucco e vesto i cadaveri”, cosi si è presentata la Acciardi alla chef stellata Chiara Pavan (1 stella Michelin e 1 stella Verde Michelin al ristorante Venissa nella laguna veneta) che, in qualità di “vedetta” dei tre giudici, supporta gli aspiranti protagonisti di questa edizione del cooking show.

“Sono arrivata davanti ai giudici piuttosto emozionata. – ha spiegato – Quando ho inviato la mia candidatura a Sky, non avevo messo in conto di essere richiamata. Tra me e me dissi: Figuriamoci se tra le tante richieste scelgono proprio la mia. Invece è successo. La telefonata di conferma mi è arrivata mentre stavo facendo la spesa al supermercato: mi sono fermata in mezzo alle corsie, ho preso fiato, poi sono stata sopraffatta dall’ansia. E adesso?”.

“Dopo il diploma, avrei voluto fare medicina legale: un sogno irrealizzato.- ha detto – Sono uscita di casa molto presto, non potevo permettermi di studiare per dieci anni. Ho avuto una parentesi lavorativa abbandonata presto: non mi rispecchiava. Nel 2022 ho cominciato a frequentare la scuola superiore di formazione funeraria di Reggio Emilia, corso di primo livello per tanatoestetista. Non proprio medicina legale, mi rendo conto: sono comunque realizzata”.

E ancora: “Accompagno le famiglie nei loro momenti più difficili, quelli dell’addio definitivo agli affetti più cari. E lo faccio con premura e dignità. Vedere una madre, un figlio, un amico ben curato al momento dell’ultimo saluto cambia la percezione di chi si trova ad affrontare il lutto. Sembra una sciocchezza, non lo è. E lo vivo ogni giorno: sapere di aver fatto qualcosa per chi versa in difficoltà è appagante. La gratitudine che mi viene restituita indescrivibile”.

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