Il regalo speciale - 5/5
Per rendere questi regali davvero speciali non serve comprare nulla nemmeno per il confezionamento. I contenitori migliori sono spesso già in casa: barattoli di vetro delle conserve, vasetti delle marmellate, bottigliette dell’olio o dell’aceto, purché siano ben lavati e asciugati. Il tocco che fa la differenza è l’etichetta, semplice ma curata, ritagliata da un cartoncino di recupero, una vecchia scatola o il retro di una cartolina e scritta a mano con il nome del regalo e una breve istruzione. L’etichetta si lega al collo del barattolo con uno spago da cucina o da pacchi, materiali poveri ma caldi e autentici. Un ritaglio di stoffa o un fazzoletto di carta diventano perfetti copri tappo da fissare con un elastico. A completare il tutto bastano elementi verdi e naturali: un rametto di rosmarino o di alloro preso dal terrazzo, qualche foglia resistente, una bacca rossa raccolta durante una passeggiata. Anche una semplice fetta di arancia essiccata, fatta in casa o recuperata da una decorazione, legata con un nastrino rosso proveniente da una vecchia bomboniera o da un pacco regalo passato, trasforma il barattolo in un dono che profuma di festa. Il risultato è elegante, naturale e senza sprechi: un regalo che si presenta bene racconta attenzione e rispetto per l’ambiente e dimostra che, anche quando il tempo è poco, la bellezza può nascere da ciò che già c’è.
Regalare qualcosa fatto al volo con ciò che si ha in casa non è una scelta di ripiego, ma un gesto profondamente contemporaneo. Riduce sprechi, valorizza il tempo e rimette al centro il significato del dono. E quando l’amica o l’amico se ne va con il suo barattolo sottobraccio, porta via molto più di un oggetto: un pezzetto di casa, di attenzione e di cura.