Cultura

“Lo Schiaccianoci insegna a mantenere uno sguardo magico sul mondo. Amici? Mi è servito molto, come tutte le altre esperienze professionali. Sogno una mia coreografia alla Scala”: così Oliviero Bifulco

L'ex ballerino di Amici dirige Andrea Risso e Carola Puddu nel classico balletto natalizio in una lettura contemporanea

di Andrea Conti
“Lo Schiaccianoci insegna a mantenere uno sguardo magico sul mondo. Amici? Mi è servito molto, come tutte le altre esperienze professionali. Sogno una mia coreografia alla Scala”: così Oliviero Bifulco

Il 20 e 21 dicembre in scena al Teatro Fraschini di Pavia “Lo Schiaccianoci” con musiche di Piotr Čajkovskij, il classico balletto natalizio. La nuova produzione è firmata dal coreografo e ballerino Oliviero Bifulco, noto al pubblico televisivo per aver partecipato alla 16esima edizione di “Amici di Maria De Filippi”, che ha voluto rappresentare una lettura della storia in chiave contemporanea. Interpreti principali sono il principe con Andrea Risso, mentre Clara è Carola Puddu.

Una sfida in chiave moderna

“L’opera ci ha molto abituati a visioni nuove e rimette sempre tutto un po’ in discussione. – ci ha raccontato Bifulco – Nel mondo del balletto invece si è un po’ più conservatori. ‘Lo Schiacchianoci’ mi è sembrato un titolo per poter lavorare e questo grazie al supporto di Francesco Nardelli, Direttore Generale del Teatro Fraschini. Ho voluto individuare nuovi strumenti per fare affezionare anche un nuovo pubblico. Con il direttore c’è stato un percorso di piccole produzioni di danza e la nascita dell’orchestra pavese. Lo produciamo come repertorio del teatro, ma vorrei anche un giorno venisse distribuito in tutta Italia. È un titolo potente che si presta alla rivisitazione drammaturgica cosi potente ed è divertente provare a giocare sui dettagli che comunque non ho stravolto completamente”.

Uno sguardo magico sul mondo

I temi più importanti del balletto? “Sono la gratitudine personale verso le persone che ci formano e che amiamo. Il tema gratitudine fondamentale. Poi si può conservare la magia dello sguardo in un mondo così difficile e complicato. Infine l’unico per costruire la bellezza e mantenere l’ottimismo è cambiare la nostra visione. Tutto cambia e dipende da come si guardano le cose”.

Due protagonisti moderni che rispecchiano il sogno e la bellezza

La scelta dei protagonisti è stata fatta con criteri specifici: “Andrea Risso lo conosco da tanto tempo, eravamo in Scala insieme ed è anche un grande amico. È cascato a pennello, dal momento che si è preso un anno di aspettativa, così l’ho invitato perché volevo costruire con lui un principe che non fosse solo un titolo nobiliare, ma che fosse per la protagonista Clara esempio di persona per bene. Nel secondo atto vedremo infatti sul palco un ragazzo per bene con bellezza bontà e gentilezza d’animo. Carola è saltata sul carro del progetto con entusiasmo vitale al progetto. Lei è davvero un po’ Clara nella vita: un po’ sbadata, sognante che aspira al bello. Il suo lavoro nel primo atto è molto spontaneo e la magia di metterla in scena e vedere come la persona e il personaggio combacino è da pelle d’oca”.

Il sogno e il futuro alla Scala di Milano

Per il futuro si sogna in grande e perché no, tornare alla Scala stavolta come coreografo per vedere su quel palco realizzata la messa in scena di una delle sue opere: “In questi anni sto cercando di seminare tantissimo dai piccoli progetti indipendenti a produzioni più grandi. Il lavoro è molto faticoso ed è difficile trovare spazi come coreografo. Ma non nego che ciò che sto seminando è anche nell’ottica futura di poter sottoporre un bel progetto alla Scala. Tra l’altro ho un ottimo rapporto con l’attuale direttore Frédéric Olivieri che mi ha sempre supportato“.

L’esperienza e il ricordo ad “Amici”

Ripensando all’esperienza di “Amici di Maria De Filippi”, Bifulco se potesse parlare a se stesso giovanissimo ballerino gli direbbe: “Non aver paura di sbagliare perché alla fine la vera sfortuna è non poter fare gli errori. Mi ricordo venivo dal mondo classico e quante paranoie e paure avevo prima di entrare. Tutto quello che ho vissuto è stato importante e rifarei tutto perché nella vita le cose si fanno sempre con onestà con l’intento di assorbire e seminare bene per la propria crescita professionale”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione