Sospiro di sollievo per Clizia Incorvaia che è stata prosciolta al termine dell’udienza predibattimentale perché accusata di trattamento illecito di dati personali per aver pubblicato sui social immagini della figlia minore, Nina, senza il consenso del padre.
La denuncia era stata presentata proprio dall’ex marito Francesco Sarcina, cantante de Le Vibrazioni e dopo gli accertamenti della procura di Roma era arrivata la citazione diretta a giudizio. Oggi, mercoledì 17 dicembre, in udienza la procura ha sollecitato invece il proscioglimento, richiesta accolta dal giudice che ha emesso la sentenza di non luogo a procedere.
”Aspettiamo di leggere le motivazioni fermo restando che il tribunale civile ha emesso un’ordinanza di divieto di pubblicazione delle foto, senza il preventivo consenso del padre”, ha spiegato all’Adnkronos l’avvocato Maria Paola Marro, legale del cantante.
Stando a un documento pubblicato da La Repubblica, lo scorso marzo, Francesco Sarcina avrebbe chiesto più volte via messaggio alla Incorvaia di “cessare di utilizzare l’immagine di nostra figlia sui social e a fini pubblicitari, la stessa mi ha risposto testualmente: ‘Io li campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc’, come da screenshot che si allega; ammettendo dunque che l’immagine della bambina viene utilizzata anche al fine di trarne un profitto economico senza alcuna autorizzazione e controllo dello scrivente su siffatta gestione”.
Il quotidiano riporta altri passaggi in cui Sarcina esprime la sua preoccupazione per le possibili “ripercussioni sullo stato psicofisico della figliaanche alla luce del fatto che, ‘essendo figlia di personaggi pubblici la sua immagine possa girare più facilmente’, esponendola a pericoli e rischi”. Poi ribadisce che “senza il suo consenso nulla dovrebbe essere fatto né pubblicato”.