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“Crescere nella Famiglia Reale è stato come vivere in Downton Abbey tra drammi, intrighi e feste: lì però è tutto vero”. L’ultima stoccata del principe Harry (che si prende anche una rivincita)

Il principe Harry ironizza sulla Famiglia Reale durante un pranzo di Natale, paragonandola a Downton Abbey e lanciando frecciate a Trump

di Antonella Zangaro
“Crescere nella Famiglia Reale è stato come vivere in Downton Abbey tra drammi, intrighi e feste: lì però è tutto vero”. L’ultima stoccata del principe Harry (che si prende anche una rivincita)

Un battutista ormai largamente apprezzato dallo humor a stelle e strisce, ma cosa ne penseranno a corte degli scherzi (taglienti) di Harry? Invitato ad un pranzo di Natale organizzato dal British – American Business Council, il principe ribelle della corona inglese ha calcato la mano sull’ironia che gli americani non risparmiano agli amici inglesi, che condividono la stessa lingua, ma hanno temperamenti e culture assai diversi. “Le persone a volte mi chiedono se crescere nella famiglia reale sia stato un po’ come per Julian (Fellowes) di Downton Abbey. Beh – ha proseguito – si, ma solo uno di questi mondi è pieno di drammi, intrighi, cene fastose e matrimoni con americane, l’altro è uno spettacolo per la tv”.

Applausi a scena aperta e risate a profusione. Questo accadeva sul versante ovest dell’oceano Atlantico, difficile immaginare che le stesse parole possano aver ricevuto la stessa calda accoglienza più a est, nei castelli del Regno Unito. Agli imprenditori anglo americani presenti alla cena di Natale alla quale Harry è stato invitato, è stato anche ricordato che si trattava della prima alla quale lui partecipava da un po’ di tempo, e di nuovo, una stilettata lanciata verso la corona che ha smesso di convocare a corte i duchi del Sussex e che, probabilmente, si guarderà bene dal farlo in futuro. Come un comico qualsiasi, il secondogenito del re ha snocciolato ironia e battute a colpire quella istituzione che il padre, malato, sta facendo di tutto per reggere sulle sue spalle, schivando il fango in costante caduta dalle rivelazioni legate ai comportamenti e alle frequentazioni del fratello minore Andrea e, puntualmente, anche dal figlio al quale stava cercando di tendere una mano per la riconciliazione. Scavando anche nella storia delle contrastate relazioni tra i due paesi, Harry non ha mancato di ricordare che si è persino trovato a festeggiare il 4 luglio, per la prima volta negli Stati Uniti: “Questa cosa di festeggiare l’indipendenza dai britannici ed in particolare dal mio sessantaseiesimo avo è una vera novità per me” ha aggiunto. Chi ci sarà davvero nel 2026, perché invitato ai festeggiamenti per il prossimo Independence Day, sarà suo padre, re Carlo III, chiamato direttamente da Donald Trump insieme a William e Kate.

L’invito formale partito dalla Casa Bianca non fa alcuna menzione ai componenti della famiglia reale che hanno spostato il loro “regno” a Montecito. E così Harry pare essersi preso la sua rivincita violando per l’ennesima volta le rigide regole del protocollo. Regola numero uno: non parlare mai di politica. Puntuale, il duca del Sussex ha proseguito rivolgendosi anche al presidente Trump. L’anno prossimo, tra gli appuntamenti sportivi che vedranno gli Stati Uniti in prima linea, ci sarà la
Coppa del Mondo di calcio, distribuita anche negli stadi di Canada e Messico. “Accoglieremo tanti amici britannici in arrivo dall’altro capo dell’oceano” ha scandito Harry sottolineando che questo avverrà se riusciranno a superare la dogana con un ovvio riferimento alle politiche immigratorie messe in atto dal presidente. E dopo che Meghan, in passato, aveva fatto aperta campagna per i democratici, questo ennesimo battuta all’indirizzo dell’inquilino della Casa Bianca non sarà passata inosservata.

Tra l’altro, non più tardi di qualche settimana fa, ospite di Steven Colbert, Harry aveva già paragonato Trump ad un re: “Mi risulta che abbiate eletto un re” aveva ridacchiato per rispondere alla dichiarata ossessione degli americani per la famiglia reale. Quella della presenza alle conferenze internazionali è una abitudine diffusa tra gli ex primi ministri inglesi, che emettono fatture d’oro per partecipare agli eventi come public speakers. Pare chiaro che Harry stia seguendo la stessa strada, lontana anni luce dal desiderio di discrezione e distanza dalla politica esercitato dai reali. Probabilmente questa decisione porterà soldi nelle casse dei Sussex al prezzo, però, di allontanarli ancora di più dalla corte del padre, re Carlo III

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