Pettegolino

“Mi diverto finché non arriverà la donna della vita che mi sconvolgerà. E forse non sarà né una fidanzata né una moglie: sarà piuttosto una figlia”: così Olly

In lavorazione un nuovo album: "Sto combattendo contro la sensazione di aver già raccontato tutto, ma non è vero: 24 anni di vita sono materiale per scrivere almeno 100 canzoni"

di Redazione FqMagazine
“Mi diverto finché non arriverà la donna della vita che mi sconvolgerà. E forse non sarà né una fidanzata né una moglie: sarà piuttosto una figlia”: così Olly

Un anno sempre sulla cresta dell’onda per Olly dalla vittoria al Festival di Sanremo all’Ippodromo di Milano e poi il tour tutto sold out e le prossime tre date a casa “sua” allo Stadio Luigi Ferraris di Genova (18, 20 e 21 giugno 2026) per poi chiudere il 30 giugno al Rock in Roma (Ippodromo delle Capannelle) e il 3 luglio alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone). In mezzo ci sarà un nuovo disco? “Ci sto lavorando. Sto combattendo contro la sensazione di aver già raccontato tutto, ma non è vero: – ha detto a Vanity Fair – 24 anni di vita sono materiale per scrivere almeno 100 canzoni. Infatti ieri non avevo voglia di venire qui, sono venuto lo stesso ed è arrivato il primo brano del nuovo mondo. Dovremo scriverne altri dieci per capire quale mondo stiamo costruendo, e poi ancora altri dieci, e ne usciranno la metà”.

Il discorso poi torna su Sanremo: “Si è detto di tutto: che un’oligarchia mi ha dato il podio, che mi hanno fatto vincere i poteri forti, che ero l’unico ad avere le cuffie sul palco per la proclamazione e allora sapevo… Non sapevo niente! Non sapevo se avessi dovuto esibirmi di nuovo tra i primi cinque e le cuffie le ho messe nel dubbio: mi è sembrato strano che fossi l’unico ad averci pensato. Un calciatore in panchina non può tenere i parastinchi? Cazzate, cattiverie ingiustificate. Ho sofferto, ma poi ci ho anche scherzato. Marta (Donà, la sua manager, ndr) ha sempre avuto l’eleganza e la maturità di non commentare, e non è facile quando leggi così tante bugie. Ci siamo protetti a vicenda e non abbiamo mai pronunciato una parola di troppo se sapevamo che l’altro non voleva”.

Nessun pentimento per il “no” a Eurovision: “Non era il momento. Avevo un impegno con il mio pubblico. E nemmeno adesso sarebbe il momento di un tour europeo. È più premiante stare qui”.

Il discorso si sposta sull’amore: “Ho 24 anni, raga! Mi diverto finché non arriverà la donna della vita che mi sconvolgerà. E probabilmente non sarà né una fidanzata né una moglie: sarà piuttosto una figlia. Sento che avrò una femmina un giorno, la chiamerò Bianca“.

E ancora: “Sono cresciuto con due genitori che si sono conosciuti al liceo e sono ancora sposati. Ho cercato anch’io di fare come loro, che sono il mio benchmark, ma non ci sono riuscito. E riuscirci adesso, con una vita così esposta, è difficilissimo. Il concetto di fiducia è stravolto, puoi pensare di essere “usato” – termine bruttissimo, eh! –. Mi spiace, perché credo tantissimo nei rapporti umani, soprattutto con il genere femminile, che ha sempre avuto per me un peso enorme. Le donne in generale sono da venerare. Lavoro con loro, ho bisogno di confrontarmici… Nonostante vengano subito scambiate per le mie fidanzate. Ricordo una volta in aeroporto con Marta. Ormai non posso uscire a prendere un caffè o a cenare nemmeno con una mia amica”.

Infine la salute mentale: “In analisi parlo della linea che separa Federico da Olly. Nella seduta di questa mattina, per esempio, sono partito da una considerazione: sono stato al concerto dei Mumford & Sons, dove mi sono sentito nessuno, totalmente nessuno, ed è stato bellissimo. È la cosa che mi manca di più del prima. Ho cominciato l’analisi a 16 anni, ho avuto dei periodi di stop, ho cambiato tantissimi terapeuti. Mi aiuta da morire a liberare la testa da pensieri che terrei lì, marcirebbero, ne creerebbero altri altrettanto dannosi; da paure di essere mal interpretato nelle mie azioni e nelle mie parole. Vorrei che chiunque avesse questa possibilità. È la ragione per cui ho rilanciato su Instagram la raccolta firme per portare in Parlamento la proposta di legge per la creazione di una rete psicologica pubblica, gratuita e accessibile a tutti, le ho dato il boost finale e ne sono orgogliosissimo”.

(Foto di Hafid)

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