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“L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Poi le ho scritto una dichiarazione via mail ma lei mi ha liquidato: ‘Sì. Tutto bello, ma sei troppo piccolo'”: Emanuel Lo svela il corteggiamento segreto a Giorgia

Il maestro di Amici racconta la sua storia d'amore, iniziata con un biglietto sotto la porta dell'hotel. E confessa: "Non mi ha mai tradito, so come ci si sente dopo"

di Redazione FqMagazine
“L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Poi le ho scritto una dichiarazione via mail ma lei mi ha liquidato: ‘Sì. Tutto bello, ma sei troppo piccolo'”: Emanuel Lo svela il corteggiamento segreto a Giorgia

“Per conquistarla mi sono dovuto aprire al cento per cento”. Con queste parole, che riassumono una battaglia di seduzione durata più di un anno, Emanuel Lo ha raccontato al Corriere della Sera i retroscena della sua lunga e solida relazione con la cantante Giorgia. Il ballerino, coreografo e maestro di Amici, ha svelato i dettagli del loro corteggiamento, iniziato in un tour e concluso con un “sì” che, nonostante tutto, vale più di un matrimonio. La coppia si è incontrata nel 2002, quando Emanuel Lo (nome d’arte di Emanuel Lo Iacono) era co-coreografo e ballerino nel tour di Giorgia. Inizialmente, la sua timidezza e la frenesia del lavoro gli impedivano di farsi avanti: “Non avevo tempo per farmi una storia, a volte capitava uno scambio di sguardi ma facevo finta di niente”, ha ammesso. Ma con Giorgia è stato diverso: “Ho capito subito che non era l’avventura di un giorno, che era qualcosa di grande. Mi spaventava e mi attirava”.

Il primo approccio è avvenuto in sala prove per il video di Spirito libero: “Le insegnavo un passo in corridoio. L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Aveva un sorriso stupendo. ‘Sei bella, possiamo farci una foto?'”. Subito dopo, la dichiarazione via mail. “Le mandai una mail con cui mi sono dichiarato, firmandomi Emanuel78”. La risposta di Giorgia fu cinica: “Sì. Tutto bello, ma sei troppo piccolo”. L’equivoco sull’età (lui in realtà è del ’79 e aveva un anno in meno di quanto pensasse lei) fu scoperto solo in seguito.

Il vero colpo di scena è arrivato un anno dopo, durante altre prove. I due alloggiavano nello stesso hotel, lei due piani sopra di lui. “Era notte. Non riuscivo a dormire, le ho scritto un biglietto con una dichiarazione d’amore per qualcosa che stava nascendo. Senza firma. Gliel’ho infilato sotto la porta“, ha raccontato Lo. “Pensavo: ‘Se prova la stessa cosa, capirà chi l’ha lasciato’. Al tempo era fidanzata”. Dopo due settimane di silenzio, lei chiese: “Sei tu che hai lasciato quel messaggio?”. Dieci giorni dopo, arrivò il primo bacio. Oggi, Emanuel Lo e Giorgia festeggiano 23 anni insieme.

Emanuel Lo ha rivelato di averle chiesto la mano con una vera e propria proposta romantica: “Avevo pensato a tutto: camino acceso, atmosfera, musica, l’anello. Ci siamo messi a piangere come due cretini. Però dal giorno dopo abbiamo ricominciato a vivere, presi dagli impegni. Sono passati 16 anni. Quel sì che ci siamo detti però è come se valesse davvero”. Nonostante la solidità del loro rapporto, non sono mancati momenti di crisi e gelosia. Giorgia stessa ha confessato di aver provato una gelosia folle, specie i primi tempi. “Controllava tutto, anche il cellulare. Ballavo con donne molto belle, avevo le trecce, immaginava chissà cosa“. Lui, dal canto suo, ha potuto rassicurarla con onestà. “Lo ammetto, in passato sono stato uno che ha tradito, prima di lei. La cosa bella con Giorgia è che glielo posso dire in faccia senza paura: ‘Non ti ho mai tradita, non ci ho nemmeno mai pensato’“.

Emanuel Lo, che Fiorello ha affettuosamente soprannominato “i tortellini” per i suoi addominali scolpiti (risultato di un allenamento costante, “non per il fisico, ma per sfogare lo stress”), ha descritto Giorgia anche nella sua quotidianità. “A casa non mi lascia fare niente, non posso cucinare, nemmeno caricare la lavastoviglie”, ha detto. “Precisa ed esigente. La chiamo ‘macchiolina’ per la sua fissa di pulire”. Il segreto della loro solidità, conclude, è la volontà di capirsi: “Non siamo quelli del Mulino Bianco, abbiamo vissuto momenti belli e brutti, che però ci hanno insegnato molto. Se sei disposto a capire l’altro e a modificarti, si può costruire un percorso lungo. Ma ci siamo anche fatti un mazzo così”.

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