“Le feste sono una tragedia. Quando hai un dolore dentro, la festa non è festa”. Con queste parole Wilma Goich ha descritto la sofferenza di vivere il periodo natalizio dopo la morte della figlia, Susanna Vianello, scomparsa nel 2020 a causa di un tumore al polmone. Ospite di Caterina Balivo nel salotto de “La Volta Buona”, l’artista 80enne ha parlato di come, nonostante il vuoto incolmabile, abbia trovato la forza per onorare la vita e i ricordi.
La cantante ha raccontato che il periodo delle feste, per chi vive un lutto, è il più difficile in assoluto. Tuttavia, ha maturato una profonda determinazione nell’affrontarlo: “Devi fare festa lo stesso. Lì subentra la forza che uno ha dentro. Devi farti forza, devi sorridere. E io ho imparato di nuovo a sorridere perché se devo vivere, voglio vivere al meglio”. Questo equilibrio tra lutto e vita si manifesta in un gesto rituale e commovente durante il giorno più importante dell’anno. “Da quando è mancata Susanna, la vigilia di Natale la facciamo io e mio nipote“, ha rivelato. “Però metto sempre il terzo piatto perché Susanna è presente”.
Il legame con il nipote, figlio di Susanna, è diventato ancora più intenso dopo la tragedia, fungendo da piccola ancora di salvezza. Se in passato trascorrevano il Natale insieme a lei, oggi Wilma è sempre presente nella sua vita, anche se il ragazzo ha da poco lasciato la casa della nonna per andare a vivere con la compagna. Wilma Goich ha un rapporto sereno anche con la nuova arrivata in famiglia: “La sua fidanzata mi piace molto”, ha detto. Ha poi descritto il carattere del nipote: “Lui non ha un carattere facile, è un po’ burbero e vivace. Fino a quando c’è stata Susanna, l’ha cresciuto molto severamente e infatti lui dice che grazie a lei è così“.