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“Mi stavo facendo fregare, chiedono la caparra e poi spariscono”: Paola Turani denuncia la truffa del gatto

L'influencer bergamasca ha raccontato l'accaduto ai suoi 2 milioni di follower. La frode usa foto di cuccioli adorabili per chiedere bonifici immediati per finte "spese veterinarie"

di Redazione FqMagazine

“È pieno il web, io tonta mi stavo facendo fregare. La fregatura è dietro l’angolo. Ci stavamo cascando, quindi attenzione a non farvi fregare“. Con questo monito, l’influencer e imprenditrice Paola Turani ha rotto il silenzio sui social per denunciare una truffa online ben congegnata, che sfrutta la tenerezza dei cuccioli per estorcere denaro. La modella, che con il marito Riccardo Serpellini era in procinto di adottare un gattino, è riuscita a bloccare il bonifico all’ultimo minuto, dopo aver scoperto la frode. La vicenda, raccontata da Paola Turani in un reel sul suo profilo Instagram da due milioni di follower, è iniziata con la foto di un “meraviglioso gattino” inviata dal marito.

“Lo chiamo e gli chiedo: ‘Sei sicuro?'”, ha esordito l’influencer. La rassicurazione della presunta proprietaria era, apparentemente, onesta: il gattino non proveniva da un allevamento, ma da privati, e per questo motivo bisognava pagare solo le spese del veterinario (circa 150 euro). La coppia si è subito entusiasmata all’idea di accogliere il felino, che avrebbe reso felicissimo il loro bambino, Enea. Ricevuta la conferma che c’erano altri due o tre persone in lista d’attesa, la decisione è stata presa in fretta: “Gli dico che lo blocchiamo subito e le facciamo un bonifico istantaneo”. La proprietaria ha inviato immediatamente i dati.

Mentre si vedeva già con il gattino, l’influencer ha raccontato che al marito “è venuto un dubbio“. La coppia ha deciso di fare una ricerca veloce sul web. È bastato un attimo per imbattersi nella conferma della frode: “Fate attenzione a chi vi propone questo gattino perché è una truffa… Dicono di abitare a Varese… Chiedono la caparra, ma poi scompaiono. State attenti, sono state truffate un sacco di persone”. La ricerca ha svelato un copione ormai rodato: le foto e i video di cuccioli adorabili vengono usati in modo seriale per raccogliere caparre da persone disposte a pagare subito pur di non perdere l’animale.

Dopo aver bloccato il bonifico, Turani ha tentato la controprova: “Blocco tutto, scrivo chiedendo carta d’identità, indirizzo. Sparita”. La rapidità con cui la finta proprietaria è svanita ha confermato la truffa. L’influencer ha voluto usare la sua notorietà per lanciare un monito alla sua vasta comunità: “Ci stavamo cascando, quindi attenzione a non farvi fregare“. Un avviso necessario, data la diffusione capillare di questo tipo di raggiro sui social.

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