“Uomo di rara gentilezza, generosità ed educazione, incarnava con naturalezza i valori più alti della nostra tradizione. Un vero signore”. È con queste parole commosse che il Gran Magistero e la Gran Cancelleria degli Ordini dinastici della Real Casa di Savoia hanno annunciato la scomparsa di Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps. Il principe, imprenditore del vino e discendente di uno dei casati aristocratici più antichi di Roma, è morto improvvisamente all’età di 53 anni, a seguito di una grave malattia insorta solo pochi mesi fa.
Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps era l’erede di una storia millenaria che affonda le radici nella Capitale. Tra i suoi antenati figurano due Papi: Gregorio XIII (il fautore del calendario gregoriano) e Gregorio XV. Lui stesso viveva nella casa-museo di famiglia, affacciata su Piazza di Spagna. Oltre al suo ruolo di consigliere dell’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede, era un profondo amante dell’arte contemporanea: gestiva infatti una galleria a Roma che aveva esposto nel tempo opere di Jannis Kounellis e David Nash, solo per citarne alcuni. Non solo: era noto soprattutto per aver portato avanti il progetto dello zio Alberico di rilanciare la Tenuta di Fiorano, situata lungo l’Appia Antica. Sotto la guida di Alessandrojacopo, l’azienda è diventata infatti un’eccellenza nel panorama enologico nazionale, distinguendosi per la produzione di uno dei primi tagli bordolesi (l’assemblaggio di rossi ispirato alla regione di Bordeaux) d’Italia. Negli ultimi anni aveva anche reintrodotto la produzione del raro vino bianco Semillòn. Avvolta da un’aura leggendaria era la sua cantina: mai aperta al pubblico o alla stampa, è ricavata interamente nel tufo e custodisce circa 35mila bottiglie, con referenze che risalgono fino agli anni ’50.
La notizia della scomparsa, come riporta il Corriere della Sera, è stata data dal Gran Magistero degli Ordini dinastici della Real Casa di Savoia, di cui il principe faceva parte da 23 anni. Nella nota si legge il ricordo commosso di un uomo raro: “Un vero signore, sempre disponibile, attento e partecipe. La sua perdita lascia un vuoto profondo nella nostra comunità. La sua presenza, il suo stile e il suo esempio resteranno con noi”. Le esequie si terranno domani, giovedì 4 dicembre, alle ore 11:00, nella chiesa di Sant’Ignazio, a Roma.