Cronaca Nera

Donna picchiata a morte in casa nell’Anconetano: si cerca il marito. L’aveva già aggredita con un’ascia

La vittima, 49 anni, ritrovata con il volto sfigurato. Il marito, già arrestato per maltrattamenti ad aprile, risulta irreperibile: indagano i carabinieri

Picchiata a morte dentro la sua casa. L’ultimo femminicidio è avvenuto a Pianello Vallesina, frazione di Monte Roberto, in provincia di Ancona. La vittima, Sadjide Muslija, è una donna macedone di 49 anni, ritrovata riversa sul letto con il volto sfigurato, e i sospetti degli investigatori dei carabinieri – coordinati dal pubblico ministero Rosario Lioniello – sono tutti concentrati sul marito, Nazif Muslija, un connazionale 50enne che risulta irreperibile ed era stato arrestato ad aprile scorso per maltrattamenti in famiglia.

In quell’occasione il marito aveva sfondato la porta della camera da letto con un’ascia e lei si era rifugiata a casa dei vicini. Durante l’irruzione con l’ascia in camera, il marito le aveva rotto il telefonino. “Questa sera ti ammazzo”, le aveva urlato. Dopo la fuga della donna, il 50enne si era recato a casa del presunto amante, sfondando anche la sua porta di casa, ma non c’era nessuno. A quel punto era tornato a casa ed era stato bloccato dai carabinieri e la moglie aveva presentato una nuova denuncia. La coppia ha due figli, un ragazzo di 27 anni sposato e residente in Svizzera e una ragazza.

La vittima aveva raccontato che da due anni subiva violenze fisiche dal coniuge. Nel luglio scorso l’uomo aveva patteggiato una pena. E a quel punto i due erano tornati a vivere insieme. Ora i carabinieri stanno cercando di capire cosa sia accaduto tra la serata di lunedì e il momento del ritrovamento del corpo, attorno alle 13, dopo che il suo datore di lavoro ha lanciato l’allarme non vedendola arrivare sul luogo di lavoro. All’arrivo, i militari dell’Arma hanno trovato la porta di casa aperta e le chiavi inserite. Il marito non si trova e martedì mattina non si è presentato nell’azienda dove è impiegato. Sulle sue tracce ci sono i carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Jesi.