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“Siamo di fronte a un’ecatombe silenziosa: per gli uccelli ogni impatto in velocità può essere letale”: la “strage” dei volatili in Italia

Le superfici trasparenti causano tra i 15 e i 30 milioni di morti di volatili in Italia. Gli esperti: "Un'emergenza ambientale sottovalutata"

di F. Q.
“Siamo di fronte a un’ecatombe silenziosa: per gli uccelli ogni impatto in velocità può essere letale”: la “strage” dei volatili in Italia

Una strage silenziosa, quella dei milioni di volatili che ogni anno perdono la vita in circostanze tanto assurde quanto evitabili. L’arma letale per gli uccelli selvatici è il vetro. Quello degli edifici, che loro non riescono ad evitare e contro il quale spesso si infrangono a massima velocità. Nel migliore dei casi vengono storditi, ma secondo i dati della Lipu, le vetrate uccidono tra i 15 e i 30 milioni di volatili in Italia, tra i 100 e i 115 milioni in Germania e da 365 a 988 milioni negli Stati Uniti.

Il problema delle collisioni tra l’avifauna e le vetrate rappresenta una delle emergenze ambientali più sottovalutate della nostra epoca”, afferma l’ornitologo Rosario Balestrieri, che ha recentemente richiamato l’attenzione sul caso di un giovane falco pellegrino morto dopo aver urtato una vetrata dell’ascensore della metropolitana di Napoli. Secondo lo studioso, “siamo di fronte a un’ecatombe silenziosa: per gli uccelli ogni impatto in velocità può essere letale. L’avanzamento architettonico che celebra la trasparenza con vetrate sempre più diffuse e ampie diventa causa di morte per creature che interpretano queste superfici come estensioni del proprio ambiente. Ciò che per noi è bellezza, per loro è una trappola letale”.

La comunità scientifica ha da tempo individuato strategie efficaci per prevenire queste collisioni. “La ricca bibliografia ha già dimostrato la pericolosità di queste strutture e ha già proposto numerose soluzioni, sia per gli edifici futuri che per quelli preesistenti”, ricorda Balestrieri. Anche la Lipu conferma la gravità del problema. “I vetri più problematici sono quelli altamente riflettenti, i vetri trasparenti dei balconi, i vetri d’angolo, le barriere antirumore in vetro o le verande”, sottolinea Marco Dinetti, responsabile Ecologia urbana. Per ridurre gli impatti, continua l’esperto, “si possono applicare delle marcature testate per la protezione degli uccelli, mentre le sagome dei rapaci dovrebbero essere evitate: non dissuadono e sono poco efficaci. Solo una marcatura che copre l’intera superficie e che si distingue il più possibile dall’ambiente circostante fornisce la protezione necessaria”.

Le linee guida della Stazione ornitologica svizzera mostrano come un design attento possa rendere ogni edificio più sicuro, prevenendo una strage silenziosa che può essere evitata con semplici accorgimenti progettuali. “Per ridurre gli impatti si possono applicare delle marcature testate per la protezione degli uccelli, mentre le sagome dei rapaci dovrebbero essere evitate: non dissuadono e sono poco efficaci. Solo una marcatura che copre l’intera superficie e che si distingue il più possibile dall’ambiente circostante fornisce la protezione necessaria. I test effettuati e illustrati nel volume hanno dimostrato che le soluzioni a strisce e a punti sono particolarmente efficaci”.

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