Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga, è intervenuta in audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio per parlare delle minacce ricevute a ottobre: la ragazza, 21enne, ha infatti ricevuto dei messaggi che la invitavano a pagare 10mila euro per non vedere diffuse delle sue presunte foto nuda.
“Mi sono sentita esposta, vulnerabile e colpita nel punto più fragile: la mia dignità”, ha raccontato, spiegando che spesso, quando queste immagini vengono pubblicate, vere o manipolate che siano, sono accompagnate da “migliaia di ricondivisioni sui social e sui gruppi”, arrivando a “giudizi terribili che scavano dentro di te come persona”.
Di fronte a queste violenze, infatti, “la reazione pubblica non è quasi mai di empatia, anzi spesso è di scherno, di accusa e di violenza verbale“. La ragazza quindi spiega perché ha scelto di denunciare. “Non per cercare visibilità o compassione, ma ho sentito il dovere di farlo per chi non ha la mia stessa sicurezza o fortuna nell’avere un rapporto sereno e sano con la propria famiglia, per chi non ha una figura di riferimento di cui si fida e per chi si sente solo e non sa come uscire da una situazione simile”.
La 21enne ha chiesto ai parlamenti la “sicurezza che le denunce” non restino inascoltate e ha poi letto alcuni commenti ricevuti sui social dopo le sue denunce. Commenti scurrili che hanno denigrato lo sfogo della ragazza, come “ma vaffa, i problemi sono altri”, oppure, “non sarà come dire ‘mi è piaciuto fare la porcella tramite internet ma poi sono stata tradita?'”. E altri, per lo più insulti, che hanno invece ignorato il problema della minaccia, concentrandosi sull’aspetto fisico di Jolanda, come “che dentoni”, “che cessa”, o, ancora, “quanto è brutta poverina”.
“La mia generazione è circondata da pessimi esempi”, ha proseguito, sottolineando di aver ricevuto questi commenti principalmente da persone adulte. Renga ha evidenziato di aver ricevuto anche commenti “paternalistici” che invitavano le ragazze a non mandare più “foto di questo tipo”. “Commenti che smebrano protettivi ma che mostrano come quanto ancora siamo abituati come società a insegnare alle donne a difendersi e prevenire invece di agire su certi uomini che avrebbero bisogno di essere educati”, conclude la figlia della presentatrice e del cantante.