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“Mi hanno sbranato i lupi della tv. Ho preso una strada sbagliata e ho fatto degli errori, ma ora torno con Bim Bum Bam Party”: parla Marco Bellavia

L'ex volto di "Bim Bum Bam" torna in teatro con lo show cult, ma confessa i suoi errori: "Simona Ventura? Non tenni il suo ritmo"

di F. Q.
“Mi hanno sbranato i lupi della tv. Ho preso una strada sbagliata e ho fatto degli errori, ma ora torno con Bim Bum Bam Party”: parla Marco Bellavia

“Ho preso una strada sbagliata, mi sono incespicato, ho fatto degli errori. Sono precipitato in quel mondo che non era più dorato e protetto come il nostro [quello di Bim Bum Bam]. Mi sono ritrovato in mezzo ai lupi della tv degli adulti e mi hanno un po’ sbranato”. È una confessione lucida e priva di filtri quella di Marco Bellavia. L’uomo che per intere generazioni è stato il volto sorridente di “Bim Bum Bam” ripercorre la sua carriera, tra la gioia del ritorno in scena con lo spettacolo cult e l’ammissione dei fallimenti che hanno portato alla sua depressione, la stessa manifestata durante la sua discussa partecipazione al Grande Fratello Vip.

Oggi Bellavia è in tour con “Bim Bum Bam Party, uno spettacolo che riporta sul palco l’atmosfera di quel programma iconico. Insieme a lui, Manuela Blanchard e la voce storica del pupazzo Uan, Pietro Ubaldi. Lo show, che dopo il debutto ad Alba e la data milanese al Lirico, approda stasera al Teatro Colosseo di Torino, è un tuffo nella memoria. “Un mio amico mi ha detto che è meglio di un cocoon: per un’ora e mezza torni bambino”, racconta Bellavia. “È bello vedere che il prodotto sta funzionando. Abbiamo voluto ricreare quell’energia semplice che avevamo negli anni Ottanta, quella tv che parlava ai ragazzi senza troppi filtri. Alla fine tutti cantano, ballano, si emozionano”.

Ma la conversazione vira presto sul “dopo”. Bellavia, a differenza di colleghi come Paolo Bonolis, non è riuscito a fare il “salto” nel mondo della tv per adulti. E ne spiega i motivi con onestà: “Ai tempi ebbi la possibilità di presentare uno show con Simona Ventura, ma non sono stato capace di stare al suo ritmo”, ammette. “Ho fatto una serata dove ne venni fuori molto male, per colpa solo mia. Poi ho sbagliato altre cose ancora. Ero presuntuoso. Oggi sono più bravo, ma il momento giusto è finito”. Una fragilità che è poi sfociata nella depressione. Bellavia parla del suo percorso con coraggio: “La verità è che sono rimasto congelato al mio ruolo in Bim Bum Bam”.

Tra i ricordi più belli del passato, due sono indelebili: il concerto di Cristina D’Avena che gli procurò l’ingaggio in Mediaset (“ero il suo fidanzato nel telefilm Arriva Cristina”) e la storia d’amore con Paola Barale. “Dovevamo sposarci”, rivela. “L’ho invitata sia a Milano che a Torino, ma non riesce a venire”. Dopo il Gf Vip, c’è stata anche la breve e mediatica relazione con Pamela Prati, finita, a suo dire, ben prima che si parlasse di un suo tradimento: “Non stavamo più insieme da un po’, ci vedevamo solo in studio, agli autori faceva comodo“.

Oggi, oltre al teatro e a un’agenzia pubblicitaria, Bellavia si dedica alla sua attività di “motivatore“, basata su un metodo personale sviluppato per superare i momenti bui. “Ho creato un mio metodo che aiuta a gestire gli aspetti spigolosi della vita pratica”, spiega, pur precisando di non volerlo diffondere su larga scala per non sovrapporsi ai professionisti della salute mentale. “Mi considero un motivatore. Io sono riuscito, attraverso questa metodologia, a pianificare meglio la mia vita“.

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