Il caso degli stagisti a Sky Sport che esultano in diretta al gol dell’Inter. La lettera del direttore Ferri: “Individuati e puniti, mi sono stufato”
Una scena durata diversi secondi e che in pochissimo tempo è diventata virale sui social. È il caso dei due stagisti di Sky Sport che hanno esultato al gol dell’Inter contro il Verona. Intorno alle 14:20 di domenica, infatti, il conduttore Luca Tommassini stava raccontando il gol dell’Inter all’ultimo minuto contro il Verona, quando alle sue spalle due stagisti si sono lasciati andare a un’esultanza ricca di entusiasmo, abbracciandosi e saltando. Una scena perfettamente visibile in tv, visto il vetro trasparente: lo stesso Tommassini si è accorto del gesto e in tv ha trattenuto a stento una risata.
La lettera di Federico Ferri dopo l’esultanza dei due stagisti a Sky Sport
Ben presto il video ha fatto il giro del web e ha diviso l’opinione pubblica. Dopo poche ore Lettera43 ha pubblicato una lettera di Federico Ferri, direttore di Sky Sport, rivolta alla redazione con toni molto duri: “Cari colleghi, la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Dico ‘la redazione’, ovvero tutti noi, perché per la gente fuori di qui non ci sono i singoli responsabili, ma c’è Sky Sport, punto”, si legge nell’introduzione.
Ferri è poi partito dal caso specifico prima di allargare il discorso più in generale: “E quando uno di noi si rende protagonista di una brutta figura, la facciamo tutti. Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, e mettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda”.
Il direttore di Sky Sport ha successivamente lasciato intendere che sarebbero stati presi dei provvedimenti, continuando: “I responsabili sono stati individuati e saranno puniti, ma quello che più mi preme non è penalizzare dei ragazzi, peraltro non appartenenti alla redazione, ma è fare capire a tutti che il calcio – soprattutto in epoca social, nostro malgrado – è una materia delicata e la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme. E tutti noi dobbiamo essere consapevoli della responsabilità del ruolo che ricopriamo e del marchio che rappresentiamo”.
Ferri ha poi parlato anche di etica social e di alcuni comportamenti in tribuna stampa, nei post gara o da semplici spettatori. E con toni duri ha avvertito tutta la redazione: “La verità è che quei malcapitati ragazzi non sono gli unici. E io mi sono stufato. Non voglio nemmeno più mettermi a dettare regole o discutere. Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione”, si conclude la pesante lettera del numero uno di Sky Sport.
Le reazioni social
L’accaduto e il successivo allontanamento dei due stagisti ha diviso il mondo dei social e l’opinione pubblica: c’è chi ritiene sia una decisione corretta e chi invece ha accusato Sky Sport di “ipocrisia” e di “eccessiva rigidità”. Qualcuno scrive: “Si è stagisti per un motivo, per imparare. Non dico che i ragazzi non hanno sbagliato, ma gran parte di imparare e migliorare una carriera parte dalla possibilità di poter sbagliare”. Altri hanno criticato l’iniziativa di Ferri: “Lettera di una ipocrisia impressionante. Sky piena di inviati-tifosi che non perdono mai l’occasione per non fare domande scomode per assecondare così i Mister e rimanere simpatici alle società”. Ma c’è anche chi è d’accordo con la scelta del direttore: “È Sky Sport, non Telombardia dove gli opinionisti esultano come al bar dopo i gol delle loro squadre. Spiace per i due ragazzi che hanno perso il lavoro, ma han fatto una caz.. Ed essendo, per giunta, venuta fuori mainstream non se la potevano cavare con una tirata d’orecchie”.