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Gaza, il piano Usa: “La Forza di sicurezza internazionale avrà il compito di imporre la pace. Già a gennaio le prime truppe”

Axios ha pubblicato una bozza di risoluzione inviata da Washington a diversi membri del Consiglio di Sicurezza Onu. Un funzionario: la forza incaricata di gestire il cessate il fuoco sarà "di enforcement e non di peacekeeping"
Gaza, il piano Usa: “La Forza di sicurezza internazionale avrà il compito di imporre la pace. Già a gennaio le prime truppe”
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La “Forza di sicurezza internazionale” incaricata di gestire il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza per i prossimi due anni sarà “di enforcement (imposizione) e non una forza di mantenimento della pace”. Lo ha detto un funzionario dell’amministrazione Trump al sito Axios che ha pubblicato una bozza di risoluzione inviata da Washington a diversi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il documento darebbe agli Stati Uniti e ai paesi partecipanti un ampio mandato per governare e offrire sicurezza nella Striscia fino alla fine del 2027, con la possibilità di allungare il mandato. La risoluzione farà da base alle trattative fra i membri del Consiglio di Sicurezza con l’obiettivo di istituire la forza internazionale nelle prossime settimane e dispiegare le prime truppe in gennaio.

Secondo il testo pubblicato da Axios, definito “sensibile, ma non classificato”, la cosiddetta Forza internazionale di stabilizzazione (Isf) sarà incaricata di proteggere i confini della Striscia di Gaza con Israele ed Egitto, di garantire la sicurezza dei civili e delle zone umanitarie e di addestrare nuovi agenti di polizia palestinesi con cui collaborerà. Il mandato della forza apparentemente includerà il disarmo di Hamas, con la bozza che afferma che l’Isf “stabilizzerà l’ambiente di sicurezza a Gaza assicurando il processo di smilitarizzazione della Striscia di Gaza, inclusa la distruzione e la prevenzione della ricostruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive, nonché la dismissione permanente delle armi dei gruppi armati non statali”. La bozza afferma inoltre che l’Isf svolgerà “compiti aggiuntivi che potrebbero essere necessari a supporto dell’accordo di Gaza” e che sarà istituito e opererà “in stretta consultazione e cooperazione con Egitto e Israele”. In questo contesto “l’Isf ha lo scopo di garantire la sicurezza a Gaza durante un periodo di transizione durante il quale Israele si ritirerà gradualmente da altre parti di Gaza e l’Autorità Nazionale Palestinese dovrà attuare riforme che le consentiranno di assumere il controllo di Gaza a lungo termine”.

La risoluzione chiede di concedere al Board of Peace proposto da Donald Trump i poteri di “un’amministrazione di governo transitoria con personalità giuridica internazionale che definirà il quadro e coordinerà i finanziamenti per la riqualificazione di Gaza in conformità con il Piano globale”. Secondo la bozza, il Board of Peace “supervisionerà e sosterrà un comitato tecnocratico palestinese, apolitico, composto da palestinesi competenti della Striscia … che sarà responsabile delle operazioni quotidiane del servizio civile e dell’amministrazione di Gaza”. La bozza stabilisce inoltre che gli aiuti saranno erogati da organizzazioni che collaborano con il Board of Peace, tra cui l’Onu, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Secondo una fonte di Haaretz, la proposta risponde a molte delle richieste di Israele ed è stata concordata in anticipo con quest’ultimo.

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