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Alberto Belli Paci, il figlio di Liliana Segre entra in Forza Italia: “In famiglia abbiamo posizioni diverse”

Il primogenito della senatrice a vita si allontana da Azione: "Scelta dettata anche dal rafforzamento dei Pro Pal". E si dice pronto a un'eventuale candidatura in Parlamento
Alberto Belli Paci, il figlio di Liliana Segre entra in Forza Italia: “In famiglia abbiamo posizioni diverse”
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Un passo un po’ più a destra. Alberto Belli Paci, primogenito della senatrice a vita Liliana Segre, entra in Forza Italia dopo anni in cui ha collaborato con Azione, il partito di Carlo Calenda che aveva contribuito a fondare. Tanto da scatenare anche qualche polemica tutta interna ai centristi. “Sono un liberale e dopo l’esperienza del Terzo polo, che ho contribuito a fondare, ho deciso di sposare il progetto di Forza Italia”, ha annunciato in un’intervista al Corriere della Sera.

Alla domanda circa una sua presenza in Parlamento nella prossima legislatura, risponde che “è tutto molto prematuro” ma si dice a disposizione di Forza Italia. “In famiglia – spiega – abbiamo posizioni diverse, mio fratello guarda di più al campo progressista: è un socialdemocratico”. Il fratello Luciano fu candidato a Palazzo Marino e aderì al Partito socialista italiano e nel 2018 ha corso con Liberi e uguali. “Io mi sento di centrodestra – dice invece Alberto Belli Paci – e mi piacerebbe che anche il partito di Luigi Marattin facesse una scelta di campo verso di noi”.

In un’altra intervista rilasciata al Quotidiano Nazionale, alla domanda se il rafforzamento del movimento Pro Pal abbia alimentato la scelta a favore di Forza Italia, risponde: “Assolutamente sì. Reputo molto grave che in un Paese profondamente democratico e tutto sommato garantista come il nostro, ci sia un indottrinamento pro-palestinese nelle scuole che non tiene conto del contraddittorio”. Quindi ha parlato anche della scelta, discussa in famiglia anche con la madre, senatrice a vita. Belli Paci ha rivelato che la madre gli ha detto: “Vai, sei grande!”. Quindi ha spiegato: “Ho 72 anni e mia mamma ci dice sempre, a me e a mio fratello, che dobbiamo farci spazio nella società in virtù dei nostri sistemi valoriali. E non solo perché siamo i figli di Liliana Segre”, ha sottolineato al Corriere della Sera.

La sua scelta e le motivazioni hanno infastidito Azione. La deputata e vicesegretaria di Azione, Giulia Pastorella, che è anche consigliera comunale a Milano, si è detto rattristata per la scelta: “Come Azione su Milano abbiamo lavorato molto bene con lui, con anche iniziative legate per esempio alle pietre d’inciampo. E sia a livello nazionale che a livello di consiglio comunale milanese, Azione ha sempre tenuto distinte le responsabilità del governo dal popolo israeliano, condannando e denunciando ogni nuovo atto di antisemitismo. Ogni scelta è legittima ma criticare in maniera unitaria ‘La Sinistra’ e l’ex Terzo Polo non è corretto: non siamo la stessa cosa”.

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