Si intitola “Allegro ma non troppo” il nuovo late night show di Rai Cultura condotto da Luca Barbareschi e in onda da domenica 2 novembre per diciotto appuntamenti in diretta alle 23.10 su Rai3. Al centro di ogni puntata due interviste legate da un tema comune: una a un protagonista della scena pop e l’altra a una figura del mondo della cultura. Il conduttore sarà affiancato da una band diretta dal maestro Valeriano Chiaravalle. Ci saranno ospiti speciali seduti tra il pubblico, pronti a intervenire.
“L’obiettivo è tornare a dialogare. – ha affermato Barbareschi a Sette de Il Corriere della Sera – Anche gli aerei decollano controvento: come può decollare un pensiero se è un pensiero unico? Noi ebrei siamo abituati abituati a rispondere a una domanda intelligente, sempre, con un’altra domanda, si spera altrettanto intelligente. Così si cresce”.
E ancora: “Bisogna aiutare la gente a capire. Io non sono un giornalista, ma un giullare. Uno sceglie: o il potere delle idee o l’idea del potere. Il giullare ha il potere delle idee. Però conta il dialogo: in una discus- sione vengo verso una tua idea o tu vieni verso la mia. Poi magari non cambiamo opinioni ma la conversazione si arric- chisce e così anche noi. Questo è il mio modo di fare tv ed è la tv che mi piace, sempre più rara”.
La tv che piace a Barbareschi? “Aldo Cazzullo, che fa un bellissimo programma, dove imparo ogni volta qualcosa di nuovo. O Augias, che trovo sempre interessante. Mi piace sentire articolare degli argomenti, mentre non amo i conduttori faziosi. Penso sia reciproco, non a caso non vengo mai invitato in certi talk show, sono fastidioso. Ma ne sono ben felice e mi faccio il mio talk”.
Il bilancio ad oggi? “Sono rimasto un uomo libero, non ricattabile. Non ho mai preso un soldo da nessuno, nemmeno da parlamentare. E non ho bisogno di psicofarmaci per dormire”.
