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L’acqua con i semi di basilico è l’ultimo trend di TikTok, l’esperto avverte: “Ha proprietà digestive e antiossidanti ma attenzione, non è per tutti”

Basta un cucchiaino di semi di basilico immersi in un bicchiere d’acqua naturale: dopo qualche minuto di attesa i piccoli granelli neri si aprono e si gonfiano

di Lucia Cuffaro
L’acqua con i semi di basilico è l’ultimo trend di TikTok, l’esperto avverte: “Ha proprietà digestive e antiossidanti ma attenzione, non è per tutti”

Scorri i video e, tra un reel e l’altro, compare una mano che lascia cadere acqua limpida su piccoli semi neri raccolti in un bicchiere. Nel giro di pochi istanti i granelli si gonfiano e diventano perle traslucide sospese in un gel, un microcosmo liquido che prende forma sotto gli occhi. È il trend del momento: l’acqua con semi di basilico. Il suo successo ha radici precise: la bellezza dell’immagine, il fascino di un ingrediente che evoca tradizioni lontane, la promessa di benefici naturali e il fatto che bastino pochi minuti e un bicchiere d’acqua per sentirsi parte di un nuovo e affasciante rituale.

Ma dietro lo spettacolo del reel si nasconde anche la sostanza. Questa bevanda affonda le sue radici in un’antica tradizione indiana e oggi conquista l’Occidente per la sua leggerezza e freschezza. Il meccanismo è semplice e affascinante: una volta immersi in acqua, i semi rilasciano mucillagine e si avvolgono in una membrana gelatinosa che li fa gonfiare rapidamente, trasformandoli in piccole perle sospese, capaci di sedurre insieme occhi e palato.

Abbiamo chiesto al biologo Antonio Caprioli di raccontarci perché questi semi meritano attenzione: “Hanno proprietà digestive e costituiscono una preziosa fonte di sostanze fitochimiche dall’azione antiossidante, capaci di contribuire alla protezione dai danni ossidativi. Studi recenti hanno rafforzato l’interesse: un articolo scientifico pubblicato sul Journal of the Science of Food and Agriculture (maggio 2025) ha mostrato come i semi germinati di Ocimum gratissimum e Ocimum basilicum abbiano efficacia antiossidante e antimicrobica, confermandone il potenziale ruolo funzionale.”

Non mancano però gli avvertimenti. Caprioli invita alla cautela: “Non bisogna abusarne. È fondamentale confrontarsi con un medico nutrizionista prima di introdurre regolarmente questi semi nella dieta, soprattutto in presenza di patologie o terapie. Inoltre, bisogna usare semi certificati per uso alimentare e biologici: quelli agricoli potrebbero contenere residui di pesticidi non idonei al consumo.”

Un aspetto da non trascurare riguarda quindi le controindicazioni. Poiché i semi di basilico hanno un effetto saziante, non vanno seguite alla cieca le mode social che li propongono come soluzione miracolosa per dimagrire. Le diete improvvisate possono essere pericolose, soprattutto se portano a restrizioni squilibrate. Occorre attenzione nel proporli ai bambini, data la particolare consistenza gelatinosa, e alle persone con problemi di salute, dove l’effetto colloso e la ricchezza di fibre potrebbero creare fastidi o interazioni indesiderate.

Per chi desidera sperimentare con la giusta consapevolezza, la preparazione è sorprendentemente semplice. Basta un cucchiaino di semi di basilico immersi in un bicchiere d’acqua naturale: dopo qualche minuto di attesa i piccoli granelli neri si aprono e si gonfiano, avvolti da una guaina gelatinosa che li trasforma in minuscole perle sospese. L’effetto è scenografico, quasi ipnotico, e al primo sorso regala una sensazione fresca, leggera e divertente, ben diversa dalle solite bibite zuccherate. A partire da questa base, le possibilità di personalizzazione sono infinite. Le perle di basilico si possono gustare così come sono, in purezza, oppure arricchire con una fetta di limone o zenzero, una foglia di menta appena colta, o ancora diventare la nota insolita da aggiungere a uno yogurt naturale o a un frullato di frutta estiva. C’è chi le usa persino per dare un tocco originale a tisane fredde e cocktail analcolici, sfruttando la loro consistenza unica.

Per i più appassionati, la vera soddisfazione è arrivare all’autoproduzione. Non serve altro che lasciare fiorire qualche piantina di basilico nel giardino o sul balcone, attendere che i fiorellini secchino e poi raccoglierli con pazienza. Al loro interno si trovano i minuscoli semi neri, che possono essere conservati in un barattolo a chiusura ermetica, pronti per essere utilizzati durante tutto l’anno. In questo modo il ciclo si compie dal vaso al bicchiere: un gesto semplice che unisce il piacere di coltivare al gusto di raccogliere e bere ciò che si è fatto crescere con le proprie mani.

L’acqua con semi di basilico, al di là della moda, ha il merito di invitare a una maggiore creatività nelle bevande quotidiane. Non è una pozione magica, come ricorda Caprioli, ma può diventare un’alternativa giocosa alle bibite zuccherate e gassate. Forse il trend passerà, come accade a tante tendenze alimentari, ma intanto questa piccola galassia in un bicchiere ci ricorda che anche un gesto semplice può trasformarsi in rituale di piacere e consapevolezza. Una moda effimera, forse, ma capace di lasciare un retrogusto fresco e leggero.

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