Musica

Tananai: “Dopo il primo Sanremo mi sentivo una rockstar tossica. In discoteca ho baciato la ragazza sbagliata, il fidanzato mi ha dato un pugno. Il primo tattoo? Sembrava un pisel**ne gigante”

Il cantautore si racconta nel libro “Occhi Rossi – Se bruciano gli occhi è la felicità”

di Andrea Conti
L'avvertimento del manager: “Non è un gioco” - 7/8

L'avvertimento del manager: “Non è un gioco” - 7/8

Alla fine del tour il manager, Davide Simonetta e Lucio Fasino convocano Tanani in studio: “Senza girarci troppo intorno mi dicono ‘lo sappiamo che è la tua prima esperienza grossa. Sappiamo che il successo ti ha cambiato la vita. È normale. Ma cosi non vai da nessuna parte. Se contini in questo modo sparisci in un anno. Perché perdi il senso del lavoro, il rispetto del tuo pubblico. Non riscaldi la voce, non studi e non ti concentri. Sali sul palco ma hai la testa da un’altra parte, pensi solo a fare festa. E la gente che viene a vederti? (…) questo non è un gioco è un lavoro’ (…) Quelle parole mi hanno fatto male, ma mi hanno anche svegliato, mi hanno rimesso al mondo, Ho capito che dovevo cambiare.

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