“Il primo tatuaggio? Sembrava un pene” - 4/8
“La prima volta che sono entrato in uno studio di tattoo, c’era una ragazza che tatuava. Le ho detto ‘ti va di prendere un pennarello, scarabocchiarmi il braccio e poi ripassare tutto con l’ago?’. Volevo dei ghirigori a caso, del caos. Ma lei per fortuna si è opposta. (…) Allora mi ha mostrato dei disegni di Schiele e ne abbiamo scelto uno. Il mio primo tatuaggio, infatti, è ispirato a uno schizzo preparatorio di Schiele che ritrae una donna rannicchiata di schiena. Bellissimo. Solo che appena l’ho visto terminato sul mio braccio… Mi sembrava un pene. Giuro. Un pene! Adesso è mezzo coperto da altri disegni, ma all’inizio, da certe angolazioni sembrava proprio quello: le curve della schiena, il corpo cavernoso, sembrava un pisellone gigante (…) ridevo come un pazzo. Era talmente assurda come cosa che mi faceva spaccare”.