Cosa non perdere a Osaka, dal castello alle gallerie commerciali
L’energia di Osaka è un’attrattiva irresistibile e la cosa migliore è viverla immergendosi nel caos ordinato delle sue strade. Siamo pur sempre in Giappone e i grandi numeri sono gestiti con metodo ed educazione, ve ne renderete conto prendendo la metropolitana o la Yamanote Line, la linea ferroviaria della JR West. Con i mezzi di trasporto pubblici arriverete ovunque, spaziando per il centro e per l’immensa area metropolitana, seconda solo a quella di Tokyo. Come prima tappa, il consiglio è di visitare il Castello di Osaka durante il giorno, così da entrare nelle sale del museo, passeggiare lungo i vialetti del Giardino Nishinomaru, il parco che lo circonda dal quale è possibile scattare delle bellissime fotografie, anche se la prospettiva migliore è quella dal Battello Gozabune che circumnaviga il fossato ogni mezz’ora. Il complesso dell’Osaka-jo è uno dei simboli del glorioso passato della città nonché il castello più visitato in Giappone, nonostante il mastio principale sia una replica del 1931, realizzata a seguito di un rovinoso incendio che distrusse la struttura originaria. Quel che risale al 1620, sono le maestose murature di pietra ishigaki che tutt’oggi lo circondano e si immergono nelle acque del fossato. Per approfondire il passato del complesso e della città, da appuntare anche il Museo della Storia di Osaka a poca distanza, mentre per respirare un po’ di pace e spiritualità, tappa al Tempio shintoista di Hōkoku Shrine che spunta nel parco del castello.
Al tramonto è il momento migliore per esplorare Dotonbori, quando le insegne pubblicitarie scintillano lungo le vie in un tripudio di neon e led. Alcune si specchiano sulle acque del Bori, il canale che attraversa il quartiere, lungo il quale i turisti sostano per un selfie con Glico Man, soprattutto dall’Ebisu-bashi, il ponte-location più famoso della città, tappa immancabile prima di vagare alla ricerca di un ristorante. Qui la proposta è pressoché infinita, soprattutto per la quantità esponenziale di izakaya, le taverne informali dove gustare piatti locali, dal pesce (freschissimo), alla carne (rigorosamente di Kobe, famosa per la consistenza morbidissima), dagli udon ai ramen, le due tipologie di spaghetti giapponesi (i secondi a base di grano e uova) e l’immancabile okonomiyaki, tipico di Osaka. Se preferite uno spuntino espresso siete nel posto giusto, a Dotonbori si trova una grande proposta di street food. Il takoyaki è un must, così il kushikatsu, spiedini di carne di maiale e verdura fritti, il tutto da innaffiare con birra giapponese, il brindisi per eccellenza per un inizio pasto, per poi concludere con un bicchierino di sakè.
Non solo buon cibo, Osaka è altresì nota per lo shopping e il quartiere di Namba, appena più a sud di Dotonbori, unisce entrambi gli aspetti. Qui si trova la Kuromon Ichiba, la galleria coperta lunga più di 600 metri che ospita una miriade di ristorantini che offrono soprattutto specialità di mare. Se desiderate assaggiare il vero sushi giapponese siete nel posto giusto. Visitando la vicina galleria Doguya-suji troverete tantissimi negozietti che vendono articoli per la cucina, alcuni perfetti souvenir come le ciotole laccate per la zuppa di miso o le vaporiere in bambù, oppure i kit per la preparazione del sushi. Osaka è nota per le sue gallerie commerciali chiamate “shotengai”, da non perdere anche la Tenjin Bashi-Suji, la più lunga del Giappone: 2,6 chilometri, 600 negozi e innumerevoli sale giochi dove è possibile trovare il pachinko, gioco d’azzardo giapponese.