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Leonessa tenuta in casa in cattività scappa e aggredisce un bambino. La reazione del proprietario dell’animale

Il possesso di leoni è legale in Thailandia e la popolazione in cattività è esplosa negli ultimi anni, una tendenza che mette in pericolo sia gli animali che gli esseri umani

di F. Q.
Leonessa tenuta in casa in cattività scappa e aggredisce un bambino. La reazione del proprietario dell’animale

Viveva in cattività, dentro un’abitazione privata: una leonessa è fuggita e ha aggredito un bambino che ora è ricoverato in ospedale con ferite non specificate. Siamo in Thailandia, nella provincia di Kanchanaburi, a circa due ore di macchina a ovest di Bangkok. Il grande felino ha attaccato il bimbo mentre giocava con altri ragazzi. Il possesso di leoni è legale in Thailandia e la popolazione in cattività è esplosa negli ultimi anni: sono quasi 500 i leoni registrati in zoo, allevamenti, caffè interattivi e case private. Ma gli esperti hanno avvertito che questa tendenza mette in pericolo sia gli animali che gli esseri umani.

Il proprietario della leonessa, che il dipartimento ha identificato come un certo Parinya, è stato accusato di violazione delle leggi sulla protezione della fauna selvatica e rischia fino a sei mesi di carcere e una multa di 50.000 baht (1.278 euro). Il felino è stato sequestrato dalle autorità. Parinya ha dichiarato a una tv locale di essere rimasto “scioccato” quando ha saputo dell’aggressione e ha aggiunto che la leonessa era fuggita dopo essere stata rimossa dalla gabbia durante i lavori di ristrutturazione. “Mi scuso, è stato un incidente”, ha dichiarato, aggiungendo che pagherà un risarcimento e le spese mediche del ragazzo.

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