Cinema

“Sarà la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman”: Tilly Norwood è la prima attrice creata con l’intelligenza artificiale, Hollywood trema

È una creazione della scrittrice comica e attrice olandese Eline Van der Velden, che l’ha generata all’interno di Xicoia, suo studio che rappresenta talent AI

di Davide Turrini
“Sarà la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman”: Tilly Norwood è la prima attrice creata con l’intelligenza artificiale, Hollywood trema

Si chiama Tilly Norwood ed è una giovanissima star che ha fatto indignare Hollywood. Razzista? Sovranista? Trumpiana? Nulla di tutto ciò. Norwood, giovane e bella come il sole, non esiste in natura, perché è stata creata con un programma di Intelligenza Artificiale. Norwood appare in diversi fotogrammi di presunti film in costume, fantasy, su un red carpet, persino piangente sulla poltrona di un talk tv. Solo che in natura non esiste perché la giovane star che somiglia a Katie Holmes è una creazione della scrittrice comica e attrice olandese Eline Van der Velden che l’ha generata all’interno di Xicoia, suo studio che rappresenta talent AI. Un’attività che mira a creare talenti per lo spettacolo dotati di una biografia alle spalle e di una personalità particolare. La Norwood è la prima di queste creazioni lanciata dalla Van der Velden sui suoi account social. Risale peraltro a luglio scorso la prima apparizione di Tilly Norwood sulla sua pagina Facebook in uno sketch comico intitolato AI Commissioner dove una carrellata di addetti ai lavori della tv spiegano le loro emozioni provate di fronte alle apparizioni fugaci della Norwood.

Il caos però è scoppiato poche settimane fa quando lo studio Xicoia per bocca della sua presidente Van der Velden ha dichiarato che voleva lanciare “Tilly per farla diventare la prossima Scarlett Johansson o Natalie Portman” e che presto sarebbe stata messa sotto contratto come attrice proprio dalla sua Xicoia: “L’era degli attori in IA (sintetici ndr) non è arrivata, è già qui”. Dichiarazioni dinamitarde per un settore, come quello della recitazione ad Hollywood, che proprio durante l’ultimo storico sciopero aveva puntato i piedi più che per gli adeguamenti salariali proprio su questa nuova possibilità di concorrenza con attori generati dalla AI nonché per la cessione dei propri diritti di immagine a fronte della cattura di frame compositivi delle star in modo da averne copie rigenerate e utilizzabili in assenza della loro fisica presenza.

Su Variety, la scrittrice, sceneggiatrice e attrice Jenelle Riley ha scritto senza mezzi termini che Tilly “non è un’attrice” e che quindi “non va chiamata così”: “È impreciso, è offensivo ed è interessante notare che nemmeno i suoi creatori la chiamano così”. Diversi attori hanno mostrato il loro disgusto rispetto all’apparizione della Norwood, tra questi Toni Collette che ha pubblicato una clip su Tik Tok dove mostra emoticon sconvolte a fronte della notizia. A chiudere il primo capitolo di una polemica che sembra appena iniziata è stata proprio la Van der Velden che ha momentaneamente acqua sul fuoco: “Tilly non è un sostituto di un essere umano, ma un’opera creativa, un’opera d’arte”. Di recente in Italia è apparsa una creatura identica a Tilly, ovvero la giovane protagonista del video tormentone dell’estate Skibidi Bobbi Splash, ideata dall’autore di effetti visivi digitali Diego Arciero. Una ragazza che canta e balla sulla spiaggia che ha incantato milioni di persone generata totalmente in AI.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.