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“Michael Jackson ci ha violentato, ora vogliamo 400 milioni di dollari”: Wade Robson e James Safechuck all’attacco e gli eredi tremano per il patrimonio

Gli accusatori di abusi Wade Robson e James Safechuck sostengono di essere stati molestati dall'artista durante la loro infanzia

di F. Q.
“Michael Jackson ci ha violentato, ora vogliamo 400 milioni di dollari”: Wade Robson e James Safechuck all’attacco e gli eredi tremano per il patrimonio

Wade Robson e James Safechuck, i due uomini che hanno accusato Michael Jackson di abusi sessuali, hanno avanzato una richiesta di risarcimento pari a 400 milioni di dollari nell’ambito della causa civile ancora in corso contro il patrimonio del cantante.

La cifra è stata resa nota da John Branca e John McClain, esecutori testamentari dell’Estate di Jackson, in un documento depositato il 15 settembre presso il tribunale. I due hanno sottolineato che la gestione delle spese legali è indispensabile per difendere l’eredità del cantante e hanno avvertito che la mancanza di fondi avrebbe conseguenze significative.

Secondo quanto riportato negli atti, “il mancato pagamento di tutte le spese legali avrebbe conseguenze profondamente destabilizzanti per l’Estate”. Branca e McClain hanno aggiunto: “L’Estate probabilmente dovrebbe andare in default nella causa di Robson e Safechuck, in cui sono previste numerose deposizioni, procedimenti di discovery e altre questioni nei prossimi mesi, e nella quale (Robson e Safechuck) stanno chiedendo 400 milioni di dollari. Sarebbe disastroso per l’Estate non difendersi in questo caso.”

Il procedimento si inserisce in un contesto di tensioni interne all’eredità di Jackson. La figlia del cantante, Paris Jackson, ha infatti contestato alcune pratiche relative ai compensi legali. In un’istanza presentata a luglio, la 27enne ha criticato i cosiddetti “pagamenti premium” concessi agli avvocati per ore non registrate. Il suo legale ha sottolineato che “durante questo unico periodo di sei mesi del 2018, gli Esecutori chiedono al Tribunale di approvare 625.000 dollari in pagamenti a tre studi legali per quello che definiscono tempo non contabilizzato, senza spiegare perché gli avvocati non siano stati in grado di registrare le ore non fatturate”.

Branca e Mclain, sostengono infine che, al di là delle accuse che gli eredi di Jackson hanno sempre negato, il fondo dell’eredità del re del pop farebbe meglio a fallire piuttosto che barcamenarsi in questa causa da milioni di dollari, considerate anche le spese legali arretrate non pagate.

Safechuck e Robson hanno affermato di aver subito abusi sessuali da parte di Jackson durante la loro infanzia, prima della morte dell’artista nel 2009. Le loro testimonianze sono state presentate nel documentario “Leaving Neverland” del 2019. I rappresentanti dell’eredità di Jackson hanno sempre respinto queste accuse.

Robson ha denunciato pubblicamente nel 2013 che Michael avrebbe iniziato ad abusare di lui nel 1990, quando aveva 7 anni, continuando per i successivi sette anni. Safechuck sostiene invece che gli abusi sarebbero iniziati nel 1988, quando aveva 10 anni, proseguendo fino al 1992. Ha inoltre testimoniato nel processo per molestie contro il cantante nel 1993. Entrambi sostengono che Jackson li avrebbe indotti a mantenere il silenzio su quanto accaduto.

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