Trending News

Aereo si schianta e prende fuoco: muore Kongjian Yu, l’architetto che insegnava alle città come “bere” la pioggia

Yu, fondatore dello studio Turenscape, era una star mondiale dell'architettura sostenibile, noto per i suoi progetti che usano la natura per combattere alluvioni e siccità. Aveva criticato le infrastrutture moderne: "Idee europee, inadatte ai monsoni"

di F. Q.
Aereo si schianta e prende fuoco: muore Kongjian Yu, l’architetto che insegnava alle città come “bere” la pioggia

Una fine tanto tragica quanto, nella sua drammaticità, simbolica. Kongjian Yu, l’architetto e urbanista di fama mondiale che ha dedicato la sua vita a insegnare alle città come convivere con l’acqua, è morto in un incidente aereo nel cuore del Pantanal, la più grande zona umida tropicale del pianeta. Il piccolo velivolo su cui viaggiava insieme a un team di documentaristi è precipitato e ha preso fuoco nella tarda serata di martedì, mentre tentava un atterraggio in una fattoria a 140 chilometri da Campo Grande, capitale dello stato del Mato Grosso do Sul.

Nell’incidente hanno perso la vita quattro persone. Oltre a Yu, 62 anni, sono deceduti il regista brasiliano Luiz Fernando Feres da Cunha Ferraz, il documentarista Rubens Crispim Jr. e il pilota Marcelo Pereira de Barros. Stavano lavorando insieme a un film che doveva celebrare proprio la visione di Yu, un progetto interrotto nel modo più violento nel cuore di quel mondo naturale che era la sua più grande fonte di ispirazione. I vigili del fuoco, allertati intorno alle 20:10 di martedì, hanno impiegato circa nove ore per le operazioni di ricerca e recupero in un’area impervia.

Professore all’Università di Pechino e fondatore del celebre studio di architettura Turenscape, Kongjian Yu era noto in tutto il mondo per aver ideato il concetto di “città spugna”. Una filosofia urbanistica tanto semplice quanto rivoluzionaria: invece di combattere l’acqua con dighe, canali di cemento e sistemi di drenaggio rapido, bisognava imparare a collaborare con essa, permettendo alle aree urbane di “bere” la pioggia proprio come fa un ecosistema naturale.

I suoi progetti, che hanno trasformato il volto di oltre 70 città in Cina e nel mondo (con interventi anche in Arabia Saudita e Thailandia), si basano sull’uso di soluzioni ispirate dalla natura per gestire i sempre più frequenti eventi climatici estremi. Parchi allagabili che diventano aree ricreative nei periodi di secca, tetti verdi che rinfrescano gli edifici, pavimentazioni permeabili che ricaricano le falde acquifere e zone umide urbane che filtrano l’acqua e supportano la biodiversità. L’obiettivo era duplice: assorbire enormi volumi di pioggia per prevenire le alluvioni e, allo stesso tempo, conservare quell’acqua per garantire riserve idriche durante i periodi di siccità. In un’intervista del 2022 all’Associated Press, aveva criticato aspramente l’approccio occidentale all’urbanistica, importato in Asia senza criterio: gran parte delle infrastrutture moderne, sosteneva, erano basate su idee nate in Europa, del tutto inadatte a gestire il clima monsonico che prevale in gran parte del suo continente.

La sua presenza nel Pantanal, un paradiso di biodiversità alimentato dagli affluenti del fiume Paraguay, non era casuale. Stava collaborando attivamente con il regista Ferraz a un documentario che avrebbe esplorato proprio il concetto di “città spugna”, utilizzando le dinamiche naturali di quella immensa zona umida come modello e fonte di ispirazione per il futuro delle metropoli. La notizia della sua scomparsa ha suscitato un profondo cordoglio internazionale. A confermarla è stato il vicepresidente del Brasile, Geraldo Alckmin, che su X ha reso omaggio a un innovatore globale. Yu, ha scritto, era noto per i suoi “notevoli contributi all’urbanistica sostenibile, alla conservazione della biodiversità e alla protezione del pianeta“. E ha aggiunto: “L’eredità di Yu continuerà a ispirare coloro che si dedicano alla causa dell’ecologia”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.