Un matrimonio nel varesotto è finito con una condanna nei confronti dello sposo. A quattro anni di distanza, da quel settembre 2021, il tribunale monocratico di Varese ha pronunciato la sentenza di primo grado, condannando l’uomo a quattro mesi per minaccia, tentata violazione di domicilio e danneggiamento. Il tutto è avvenuto mentre il 35 enne era in un evidente stato di alterazione.
L’uomo, dopo la cerimonio, è arrivato alla location della festa palesemente ubriaco e verso la fine ha iniziato a inveire contro lo staff perché avevano smesso di versargli il vino. Si è rivolto alla padrona di casa, una villa sul lago di Varese, con esclamazioni del tipo “ti taglio la testa“, mimando il gesto.
Il racconto dei fatti viene proprio dalla proprietaria di casa, che ha anche affermato che lo sposo ha provato a inseguire la donna fino al suo appartamento.
Ormai a secco di vino, lo sposo ha continuato ad avere atteggiamenti fuori luogo con i camerieri e con le persone che ballavano in giardino, mentre altri invitati facevano i bisogni in piscina.
La denuncia della signora è partita appena il giorno dopo e la condanna in primo grado ha attribuito 4 mesi all’imputato, uno in più rispetto ai tre richiesti dal pm.