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“La recitazione? Non mi manca la pressione, è stressante. La promozione la trovavo piuttosto demoralizzante”: Emma Watson e la sua nuova vita

di F. Q.
“La recitazione? Non mi manca la pressione, è stressante. La promozione la trovavo piuttosto demoralizzante”: Emma Watson e la sua nuova vita

Emma Watson non lavora più per il cinema e il suo ultimo film risale al 2019 con “Piccole donne” di Greta Gerwig. Una decisione drastica di cui l’ormai ex attrice non si pente per nulla, come dichiarato in una intervista a Hollywood Authentic.

“La cosa più importante, davvero, o meglio, il fondamento della tua vita, sono la tua casa, i tuoi amici e la tua famiglia. – ha detto – Credo di aver lavorato così duramente per così tanto tempo che la mia vita aveva toccato il fondo. Il fondo è crollato, ovvero io e la mia vita. Quindi avevo bisogno di andare a fare qualche lavoro di ricostruzione. Alcune buone fondamenta su cui far crescere qualsiasi altra cosa. Perché se non hai quelle, subentra una sorta di mania, una sorta di panico che ti porta a passare da un progetto all’altro, terrorizzata dal vuoto che c’è tra loro. Ti rendi conto di non avere un ritmo nella tua vita”.

E ancora: “La parte più importante del lavoro stesso è la promozione e la vendita di quell’opera, di quell’opera d’arte. L’equilibrio può essere facilmente compromesso. Sarò sincera e diretta: non mi manca vendere oggetti. Lo trovavo piuttosto demoralizzante. Ma mi manca molto usare le mie competenze e mi manca molto l’arte. Ho scoperto che potevo dedicarmi solo in minima parte a ciò che mi piaceva davvero”.

“Nel momento in cui entri sul set di un film, non hai molto tempo per le prove. – ha ricordato – Ma nel momento in cui inizi a discutere una scena (o io ho avuto modo di prepararmi e pensare a come volevo fare qualcosa) e poi, nel momento in cui la telecamera inizia a girare, e riesci a dimenticare completamente tutto il resto del mondo tranne quel momento, è una forma di meditazione molto intensa. Perché non puoi essere da nessun’altra parte”.

Infine: “Non mi manca la pressione. Avevo dimenticato che fosse così stressante. Ho fatto una piccola cosa per uno spettacolo teatrale, solo con i miei amici. Mi sono detta: ‘Cavolo, è stressante!’ E non era nemmeno per un vero pubblico o qualcosa del genere. Non mi manca”.

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