Miley Cyrus è tornata a parlare dei suoi problemi legati all’alcol. Ormai l’artista è sobria da cinque anni. Un percorso difficile, ma necessario. La cantante si è raccontata a Pamela Anderson per CR Fashion Book.
“Una cosa che amo è il giardinaggio perché è qualcosa che fai per te stesso. – ha detto – Quando abbiamo condiviso così tanto di noi stessi, trascorrendo quei piccoli momenti preziosi con qualcosa di semplice, come piantare un seme nel terreno e coltivarlo, diventa un processo molto personale. Avere questa cosa è stata la medicina che mi ha permesso di restare con i piedi per terra e proseguire nel mio stile di vita sobrio”.
E ancora: “Fa parte di una pratica, come potrebbe essere lo yoga: uscire nella natura, fare qualcosa con le mani e avere uno sfogo creativo che non riguarda la fama o il successo. E questo mi rende felice. È una vera vittoria quando metti un seme nel terreno e vedi i fiori in primavera. L’ho fatto su una collina qualche tempo fa”.
“Mi piacerebbe prendermi tutto il merito, – ha continuato la Cyrus, raccontando della sua sobrietà – ma in realtà sono state due le persone che mi hanno aiutato: una è Vijat Mohindra, un adorabile angioletto gay. Ha lanciato questi semi e giuro che senza di lui non sarebbe mai successo. Quando sono tornata, c’erano 10.000 margherite. Ho pensato: ‘Non le abbiamo nemmeno buttate via, perché ho 40 specie di rose nel mio giardino?’ Sono tornata e tutta la mia collina sembrava il giardino di una principessa incantata. Quindi, tutto questo tempo trascorso a casa, con i piedi per terra e circondata dalla bellezza in un modo diverso è semplicemente fantastico”.
Infine: “Quindi è stato solo con la pandemia, quando tutto ha rallentato. Chiamo mia madre, la dottoressa delle piante perché può far rivivere qualsiasi cosa. Mio padre diceva sempre che la nostra casa sembrava una casa di riposo, perché aveva fiori in ogni singola stanza: era molto Anni 90, con tutto quel pot-pourri. Mia madre ha sempre amato i fiori; li aveva sempre in casa. Ma era semplice giardinaggio. Poi, durante quei due anni in cui siamo stati tutti a casa, ha davvero scoperto qualcosa di unico: è una giardiniera incredibile. Una pianta può essere morta per un anno, e lei la riporta in vita”.