Sciopero per Gaza in tutta Italia, Meloni vede solo i disordini a Milano e parla di violenze indegne: “Tutti condannino”
Mentre centinaia di migliaia di persone hanno manifestato pacificamente per Gaza e per esprimere la vicinanza alla Global Sumud flotilla in oltre 80 città italiane, la presidente del Consiglio e tanti esponenti della destra (e non solo) puntano i riflettori solo sugli scontri a Milano. Giorgia Meloni parla di “immagini indegne” quelle viste nel capoluogo lombardo: “Sedicenti ‘pro-pal’, sedicenti ‘antifa’, sedicenti ‘pacifisti’ che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine”, aggiunge la premier sui social utilizzando anche un termine (“antifa”) caro a Donald Trump. “Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti“, sottolinea Meloni che esprime la sua vicinanza alle forze dell’ordine, “costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti”. “Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”, conclude Meloni.
Dichiarazioni della premier seguite da quelle di quasi tutti i membri del governo. Se il ministro Piantedosi parla di “deliberata violenta azione di attacco verso le forze di polizia”, il collega Matteo Salvini si spinge oltre. Il leader della Lega al Tg1 annuncia: “Impediremo che si ripeta e chiederemo una cauzione a chi organizza cortei e manifestazioni, in caso di danni pagheranno di tasca loro”.
Alla presidente del Consiglio risponde la segretaria del Pd: “Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo”, dichiara Elly Schlein che aggiunge: “Però non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato. Perché mentre noi la violenza la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu”, conclude del leader dem.
In prima fila a difendere le ragioni di chi protesta c’è anche il Movimento 5 stelle: “Condanniamo la violenza con fermezza – dice Giuseppe Conte – però il governo si concentri sul grido diffuso di stop al genocidio. L’esecutivo deve agire con misure concrete e con il riconoscimento della Palestina”. “Un grido che si leva da mesi rispetto al quale il governo rimane insensibile – aggiunge Conte -. Non si può dire, come ha detto nel corso dei mesi Meloni, ‘non condividiamo’. Non condividi un’opinione, ma non puoi dire ‘non condivido un genocidio’. Devi agire con misure concrete, come abbiamo chiesto: embargo delle armi, interruzione del memorandum sulla cooperazione militare con Israele, sanzioni vere, effettive, ai coloni e a tutto il governo e soprattutto riconoscimento della Palestina. Al fianco dei manifestanti anche i leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: “Continueremo in Parlamento e nel Paese a batterci al fianco della maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani. Dalla parte giusta della storia”.
Sulla stessa linea della premier anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Forze dell’ordine, cittadini e lavoratori ‘presi in ostaggio‘ per ore dall’occupazione di autostrade e stazioni ferroviarie e dalla violenza inaccettabile di centinaia di delinquenti che si professano pacifisti ma che in realtà stanno dando vita a vergognose guerriglie urbane“, scrive La Russa. “Da Milano a Roma, passando per Bologna e tante altre città: assistiamo ad azioni che nulla hanno a che fare con la protesta per Gaza e che tutti, e ripeto tutti, dovrebbero condannare”, conclude il presidente del Senato che solidarizza non solo con le forze dell’ordine ma anche con Giorgia Meloni “ancora una volta vittima di vile minacce“, scrive La Russa.
Di tenore diverso il commento del capogruppo del Pd in Regione Lombardia Pierfrancesco Majorino: “Questa mattina migliaia di manifestanti, nella stragrande maggioranza dei casi studentesse e studenti, ha dato vita anche a Milano ad una mobilitazione imponente. La più grande degli ultimi anni. Un corteo indignato, a cui ho partecipato per un bel pezzo, di fronte alla strage degli innocenti e assolutamente pacifico. Quel che è accaduto in Stazione centrale – sottolinea Majorino – alcune ore dopo, gli atti di stupido teppismo, ha riguardato alcune centinaia di persone. Non è in alcun modo giustificabile e, peraltro, servirà al governo italiano solamente ad alzare la tensione“, conclude aggiungendo che “tutto ciò però non cancella in alcun modo il carattere indignato e pacifico della manifestazione e nemmeno per un attimo l’orrore di Gaza”.
A condannare gli scontri di Milano lo stesso sindaco Giuseppe Sala: “Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza“. Primo cittadino ricorda comunque che “in queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica”. Per il leader di Italia Viva Matteo Renzi “chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista. E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa il più grande regalo al governo”, conclude Renzi.