Trending News

“Ho subito due aborti e cambiato 15 ginecologi prima di diventare madre. Mi hanno bombardata di ormoni per niente, umanità zero”: parla Caterina Murino

L'attrice, diventata madre il 21 agosto, ripercorre il suo percorso "lungo e doloroso" e ai critici che la chiamano "nonna attempata" risponde: "Poverini loro, che avranno vite tristi"

di F. Q.
“Ho subito due aborti e cambiato 15 ginecologi prima di diventare madre. Mi hanno bombardata di ormoni per niente, umanità zero”: parla Caterina Murino

Una gioia immensa, “voluta con tutte le forze”, che arriva al termine di un percorso lungo, doloroso e costellato di ostacoli. Caterina Murino, diventata mamma per la prima volta a 47 anni (ne ha compiuti 48 il 15 settembre), ha raccontato in una lunga e sincera intervista al Corriere della Sera la sua battaglia per la maternità, un’odissea fatta di aborti spontanei, tentativi di adozione falliti e un rapporto a tratti traumatico con la classe medica.

Prima di poter stringere tra le braccia il piccolo Demetrio Tancredi, nato il 21 agosto a Parigi, l’attrice ha vissuto anni di profonda sofferenza: “Ho avuto due aborti spontanei, a 39 e a 40 anni”, ha confessato. Un dolore che l’ha spinta a cercare aiuto nella medicina, imbattendosi però in un muro di insensibilità. “Dopo averne cambiate 14, sono stata fortunata”, racconta, riferendosi ai ginecologi. “Gli altri? Hanno commesso errori, mi hanno bombardata di ormoni per niente. Umanità zero”. Il racconto più agghiacciante è quello di una dottoressa: “Una tipa mi ha detto: lei vuole un figlio solo per la sua vanità. La stessa donna che due minuti prima mi aveva detto ‘sei una bella donna’”. Un’umiliazione subita con “il volto coperto di lacrime”. Anche il percorso dell’adozione in Francia si è rivelato un’esperienza “micidiale“. “Al secondo colloquio mi sono trovata accanto altre 80 coppie, ti mostrano un video con bambini che dicono: ‘noi cercheremo il nostro padre biologico per tutta la vita’. […] Sono uscita da lì in lacrime. Mi sono detta che не avevo la forza”.

La svolta è arrivata con l’incontro con il medico giusto, il dottor Didier Delafontaine, “un medico coi capelli bianchi, gli occhi azzurri, che piangeva con me quando c’era da piangere”. Grazie a lui, e a un parto difficile durato 20 ore (“A 10 centimetri dall’apertura mi hanno detto, Caterina ci sei? Ero già mezza morta“), oggi è madre di Demetrio Tancredi, un nome “altisonante” scelto dal compagno, l’avvocato penalista francese Édouard Rigaud, appassionato di mitologia.

La gioia del post-parto è raccontata con tenerezza e ironia. Dal primo, disorientato momento in clinica (“Ho guardato Edoardo e gli ho detto, adesso cosa succede, dobbiamo renderlo alle infermiere? ‘No, è nostro’, mi ha risposto“), all’annuncio social firmato a nome dei suoi quattro gatti, fino alla nuova routine fatta di poppate notturne (“povera stellina mia, mangia all’una, alle 4 e alle 7, sugli orari è regolare“).

Alle critiche per la sua maternità in età adulta, risponde senza peli sulla lingua: “Vorrei vedere in faccia chi mi chiama nonna attempata. Non ho una ruga in faccia, sono tutta al naturale. Poverine loro che avranno vite tristi e si sentono nonne”. E a chi la definisce egoista: “Se avessi 70 anni, ti direi di sì. L’età biologica si è abbassata di molto”. La maggior parte dei messaggi che riceve, però, sono di sostegno: “Sono messaggi stupendi di donne a cui sto dando la speranza di partorire in età così adulta. Penso a quelle donne che lottano ancora e non hanno un bambino tra le loro braccia”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.