Quando Cristiano Malgioglio rilascia un’intervista è quasi sempre un profluvio di aneddoti e rivelazioni. Così col Corriere, il paroliere dissipa un dubbio: il doppio senso in Gelato al Cioccolato non c’è anche se, secondo Pupo che è autore della musica, il riferimento è a un amore marocchino di Malgioglio. “Amore, figurati se ho bisogno di andare in Marocco per trovarmi compagnia. Sto al gioco perché Pupo è un caro amico, simpatico, fantasioso, piace tanto nei Paesi dell’Est, però a me di diritti d’autore non mi arriva un cacchio da Russia e Kazakistan. Dice pure che è la canzone preferita di Putin“, spiega il paroliere.
Che ricorda brani come L’importante è finire: “Fu censurata alla radio da certi bigotti. Mamma mi sgridò: “Che schifezza hai scritto?”. Poi la lesse e la trovò bellissima. Ci vedevano chissà cosa, mi vergogno pure a dirlo. Invece racconta di due che si lasciano facendo l’amore, oggi è un classico, Mina quando l’ha sentita è impazzita“. Tra i tanti miti conosciuti, De André: “(…) dormiva sempre. Ero il suo stalker. Ogni giorno suonavo alla porta, apriva una strega di domestica. ‘Il signore riposa’. Un pomeriggio sulla soglia apparve lui, con i capelli sugli occhi. Si accese una sigaretta. Gli porsi i fogli con i miei testi. ‘Sei troppo originale, ma vieni con me a Milano’. ‘Non ho una lira per il treno’. Mi pagò il biglietto e mi diede dei soldi, andai in una pensione a una stella, quella delle prostitute, mica lo sapevo”.
Un racconto rocambesco in cui da De André si passa a Lady Gaga (“Voleva un gelato per la gola secca, le diedi il mio ghiacciolo leccato. La più grande”) e, naturalmente, si parla d’amore. Malgioglio è fedele? “Per niente. La vita è una sola, bisogna divertirsi. Vorrei essere un pinguino, si dice che sono tutti omosessuali“. L’amore con Onur, il suo fidanzato turco, continua perché “è una carezza, è andare al mare, non solo sesso sotto le coperte”.