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Il ratto sul volo sul Miami-Berlino diventa un caso scientifico: “Può diffondere pericolose malattie in tutto il mondo”

Analizzato in un laboratorio di massima sicurezza, il ratto "clandestino" non era portatore dei virus più temuti, come l'Hantavirus

di F. Q.
Il ratto sul volo sul Miami-Berlino diventa un caso scientifico: “Può diffondere pericolose malattie in tutto il mondo”

Un passeggero indesiderato, un volo intercontinentale e un’indagine scientifica durata otto anni. La storia del ratto, nome in codice H17/01, inizia nel marzo del 2017, quando la sua comparsa in cabina su un volo da Miami a Berlino scatenò il panico tra i passeggeri, soprattutto tra chi soffriva di musofobia (la paura dei roditori). Ma la preoccupazione principale, per le autorità, era di natura sanitaria.

All’arrivo all’aeroporto di Berlino-Tegel, dopo lo sbarco dei passeggeri, scattò una straordinaria operazione di “bonifica”. L’aereo fu sigillato e fumigato con anidride carbonica. Un cane da caccia fu poi fatto salire a bordo per recuperare la carcassa del roditore. Da lì, il corpo, sigillato e congelato, fu spedito ai laboratori di massima sicurezza del Friedrich-Loeffler-Institut (FLI) per essere analizzato.

Ci sono voluti otto anni, ma ora i risultati di quelle analisi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Scientific Reports. Un team di ricerca tedesco ha sezionato il ratto – un ratto nero (Rattus rattus), una delle specie più invasive al mondo – e ha condotto test a tutto tondo per verificare la presenza di patogeni pericolosi. La buona notizia è che il roditore non era portatore dei patogeni più temuti, come quelli responsabili della leptospirosi o della sindrome polmonare da hantavirus. Il rischio di un’infezione grave per i passeggeri e l’equipaggio di quel volo è stato quindi scongiurato.

Tuttavia, l’analisi ha rivelato scoperte significative. Sul ratto è stato rilevato un ceppo di Staphylococcus aureus meticillino-sensibile (MSSA) quasi identico a quelli umani presenti in Europa e Nord America. Questo ceppo, spiegano gli scienziati, possiede geni specifici per eludere il sistema immunitario umano, suggerendo un adattamento all’uomo e una potenziale trasmissione bidirezionale tra le due specie. Sono stati inoltre individuati altri batteri opportunisti e quattro nuovi segmenti genomici di un virus (Picobirnaviridae).

Secondo gli studiosi, la scoperta di un ratto a bordo di un aereo è emblematica dei rischi sanitari nell’era della globalizzazione. I roditori sono da secoli viaggiatori involontari su navi e treni, e oggi possono facilmente spostarsi anche in aereo, trasportando patogeni da un continente all’altro. L’episodio non è isolato. Nel 2024, un volo della Scandinavian Airlines fu costretto a un atterraggio di emergenza dopo la scoperta di un topo vivo nel pasto di una passeggera. Il pericolo non è solo sanitario: i roditori possono rosicchiare cavi elettrici e causare danni catastrofici.

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