Un’estate di nuovi inizi per Reinhold Messner. Dopo aver completato i lavori della sua nuova casa-museo a Sesto Pusteria, il leggendario alpinista, che a settembre compirà 81 anni, ha celebrato in gran segreto le sue seconde nozze con la moglie, Diane Schumacher, 45 anni. E lo ha fatto lontano dall’Alto Adige, in un luogo che per lui è una seconda casa: l’India. La coppia si era già sposata con rito civile nel 2021, festeggiando poi un anno dopo con un ricevimento a Castel Firmiano. Questa volta, hanno scelto un’atmosfera completamente diversa: un rito indù, all’insegna della semplicità e dell’intimità. Ad annunciarlo è stato lo stesso Messner, con un post sulla sua pagina Instagram che è un’autentica dichiarazione d’amore e una riflessione sulla loro vita.
“Ci sentiamo a casa in Alto Adige, in Europa. Eppure ci sentiamo a casa anche in Asia, specialmente in India, dove l’umiltà e la cultura ci hanno profondamente colpiti”, ha scritto il “Re degli Ottomila” in un altro post. “Lì, in India, ci siamo scambiati nuovamente le promesse matrimoniali. È stato magico, mistico. Solo noi due”. Messner ha poi spiegato la natura profonda del loro legame: “Perché insieme, nella solitudine, diamo il meglio di noi. Ci piacciono le persone, ci piace la società. Ma a volte la vita si riduce alla sua forma più pura: solo noi due, fianco a fianco, più forti del mondo che ci circonda”.
Il post ha immediatamente fatto il pieno di like e di auguri, a cui l’alpinista ha risposto con gratitudine: “Il nostro secondo matrimonio in India è stato più di una semplice celebrazione, è stato un simbolo di unione, di amore oltre i confini“. Ma per un uomo come Messner, un traguardo è sempre il punto di partenza per una nuova avventura: tra un mese, ha annunciato, la coppia affronterà un viaggio in Pakistan, un ritorno ai luoghi che hanno segnato la sua vita.
“Verso il Nanga Parbat, il Leila Peak, verso le montagne che mi hanno plasmato. Ma non sono solo le vette che voglio condividere, bensì anche la terra, la gente, la cultura”, ha spiegato. Un viaggio che sarà anche un pellegrinaggio della memoria e della gratitudine: “Visiteremo le scuole che ho costruito e le persone di Nagaton che nel 1970 mi hanno riportato in vita cantando sotto un albero”, ha scritto, riferendosi alla drammatica discesa dal Nanga Parbat in cui perse il fratello Günther. “Il Pakistan è più di un’avventura, è un ricordo, gratitudine e un pezzo di casa. Non vedo l’ora di mostrare a Diane il mio Pakistan”. A quasi 81 anni, Reinhold Messner dimostra ancora una volta di non volersi fermare, continuando a esplorare non solo le montagne del mondo, ma anche i territori del cuore e della memoria.
